Una bambina di sei anni è morta per una forma di meningite fulminante giovedì notte all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove si trovava in vacanza dai nonni. La bambina frequentava la prima classe della scuola primaria di via Garofani a rozzano, nell’hinterland milanese: la drammatica notizia si è diffusa rapidamente questa mattina tra i genitori che stavano portando i figli a scuola, anche grazie la classico tam tam di messaggi e gruppi WhatsApp, provocando subito estremo allarme.

Panico tra i genitori dei compagni di classe, molti i bambini ritirati da scuola

Molti genitori hanno ritirato i bambini da scuola riportandoli a casa; altri hanno fermato e tempestato di domande gli insegnati e la preside dell’istituto, dove si è recata anche il sindaco di Rozzano, Barbara Agogliati.

Le notizie, al momento, sono abbastanza frammentarie. Sono in corso accertamenti sanitari per stabilire quale sia il tipo di meningite che ha colpito la bambina per poi stabilire la profilassi per tutte le persone con cui è entrata in contatto, compresi i compagni di scuola. A questo proposito, il sindaco Agogliati ha invitato tutti i genitori a riportare i figli presso l’istituto scolastico: 'Siamo in attesa di conoscere i tempi e le modalità con cui sarà attuata – ha dichiarato – ma sicuramente la profilassi sarà somministrata a scuola per poter intervenire su tutti i bambini coinvolti'.

Come si trasmette la meningite

La meningite meningococcica viene trasmessa da persona a persona attraverso starnuti, colpi di tosse o baci. Il meningococco però non vive più di pochi minuti all’esterno di un organismo, quindi la trasmissione avviene solo tramite uno stretto e prolungato contatto: è meno contagiosa di un raffreddore o di una influenza.

La profilassi cui saranno sottoposti i bambini è riservata proprio a chi ha avuto stretti contatti con la persona o le persone malate, in ambienti chiusi. Per essere efficace deve essere somministrata in tempi molto brevi: da qui l’importanza di comprendere prima possibile quale ceppo di meningite abbia colpito la bambina.

Prevenzione e vaccini

Ci si può vaccinare contro la meningite di tipo B o C, sia da giovani sia da adulti. Il piano vaccinale nazionale da circa 10 anni prevede per tutti bambini la vaccinazione anti meningococco C, inizialmente durante il 13° mese di vita e successivamente con richiami a sei e a 15 anni.

Dal 2015 alcune regioni offrono gratuitamente anche il vaccino antimeningococco B: Basilicata, Puglia, Toscana, Sicilia, Liguria, Friuli Venezia Giulia. Questo vaccino va somministrato separatamente dagli altri vaccini, in due dosi tra il terzo e il quinto mese di vita.

Nelle altre regioni, e per tutte le persone adulte, con ricetta medica si possono acquistare i vaccini contro i ceppi B e C.

Il vaccino antimeningococco B costa indicativamente 146 euro a dose –devono essere somministrate due dosi – mentre quello contro il ceppo C costa circa 70 euro. Occorre poi aggiungere i costi la prestazione medica in occasione della inoculazione del vaccino. Rivolgendosi a un centro vaccinale, i costi possono ridursi sensibilmente. Dei due ceppi, B e C, il più aggressivo è il C. Ogni anno si verificano in Italia circa 200 casi di meningite.