Non solo attentati nelle varie città del mondo, no, l'Isis non ha intenzione di fermarsi a quello e punta con decisioni ai prossimi Mondiali che si giocheranno quest'Estate in Russia. Il Califfato, ovviamente, non ha solo annunciato di voler spargere sangue alla prossima manifestazione intercontinentale, ma lo ha dimostrato con i fatti, pubblicando altri macabri fotomontaggi

La strategia del terrore

Dopo aver pubblicato circa una settimana fa i fotomontaggi di un Messi che piange sangue dietro le sbarre e di un Cristiano Ronaldo in ginocchio davanti ad un loro membro, l'Isis non ha perso tempo ed ha continuato in questa sua strategia del terrore, pubblicando altri macabri fotomontaggi volti a terrorizzare la popolazione mondiale con Neymar ed Asensio inginocchiati e minacciati anche loro dai miliziani islamici.

Tuttavia, i fotomontaggi non si sono fermati ai giocatori, ma anche ad illustri allenatori come Didier Deschamps, CT della Francia. Il tecnico dei francesi, nel fotomontaggio, viene minacciato con una pistola alle spalle ed è ha le mani bloccate da delle manette. In aggiunta, l'ex giocatore, tra le tante, di Juventus e Marsiglia, viene è stato etichettato come "nemico di Allah"

L'Isis promette sangue

Non solo semplici minacce, l'Isis promette un vero e proprio massacro. Infatti, in una foto ritraente un miliziano del Califatto che guarda lo stadio Luzhniki compare in arabo la frase "vi aspettiamo". Nel fotomontaggio che ritraeva Messi, invece, compariva la frase "state combattendo uno stato che non conosce fallimento nel suo dizionario."

Il Califfato, quindi, mette tutti ben in guardia, affermando che non si fermeranno davanti a nulla e sono pronti a morire per il loro dio, che ci prendiamo la briga di scrivere in minuscolo perché non rispecchia il vero Dio.

D'altronde quale Signore vorrebbe la guerra per fare giustizia tra i popoli?

Continuano gli attentati

Come se non bastasse, nel mondo gli attentati ad opera dell'Isis continuano ed il terrore si sparge sempre di più. L'ultimo in ordine cronologico è quello di New York di due giorni fa, dove un furgone ha travolto 23 persone su una pista ciclabile, uccidendone otto e ferendone quindici.

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso tramite Twitter tutto il suo dolore ma anche la sua rabbia per questo nuovo attentato, affermando che il terrorista in questione, Sayfull Saipov, killer di origine uzbeka, merita la pena di morte in quanto felice di servire i terroristi. Si è risolta, invece, la caccia al secondo uzbeco, Mukhammadzoir Kadirov che, però, potrebbe non aver avuto alcun ruolo in questo attentato.

Garantire la sicurezza

Il presidente russo Vladimir Putin ha sempre ostentato fiducia per i Mondiali, affermando che le città russe saranno sotto strettissima sorveglianza durante lo svolgimento della manifestazione e si spera abbia vivamente ragione.

Inoltre, si spera anche che il presidente si sia attivato concretamente per garantire la giusta sicurezza a milioni di persone che si sposteranno in Russia per supportare la propria nazione. Un Mondiale macchiato dalla follia umana è l'ultima delle cose che manca alla lista.