Se di recente vi abbiamo riportato un episodio piuttosto grave, come quello relativo agli abusi sessuali perpetrati da un padre nei confronti della figlia nel salernitano, in quest'articolo vi racconteremo un'altra faccenda che, senza ombra di dubbio, farà discutere, essendo diventato virale lo sfogo di un papà dopo che il suo bambino, affetto da problemi di Autismo, non è stato invitato per l'ennesima volta ad una festa di compleanno di un compagno di scuola: "Mio figlio ha l'autismo, non la lebbra. Ha sei anni e i miei cosiddetti amici non l'hanno mai invitato ai compleanni dei loro bambini.

Nessuno di loro. Rifletteteci, avete idea di quanto possa essere doloroso?". Queste le parole che esprimono la sofferenza di un genitore che si trova a dover affrontare una vita già di per sé non semplice.

Suo figlio Reilly, infatti, è un bambino autistico di sei anni che, spesso, secondo quanto dichiarato dal papà nel post pubblicato sui social network, è vittima di discriminazione, e viene isolato dagli altri bambini. Il bimbo vive a Newcastle, insieme ai genitori Shane e Christine che hanno un blog nel quale raccontano le loro vicissitudini. E se non è raro sentir parlare di esclusione e solitudine per i bambini autistici, in questo caso sono arrivate ulteriori conferme da parte di questo papà britannico, il cui sfogo, condiviso dalla moglie, è diventato virale sui social network nel giro di pochissimo tempo.

Ecco il tweet del papà del bimbo autistico:

Tanti messaggi di solidarietà nei confronti di Reilly

Inutile dire come il messaggio pubblicato tramite Twitter abbia avuto una risonanza decisamente ampia, che ha suscitato forti reazioni da parte di milioni di persone che hanno subito commentato con messaggi di rabbia e commozione.

Alcuni utenti del social network hanno espresso solidarietà, sottolineando come anche loro si trovino nella stessa condizione del genitore inglese.

In calce al post, ad esempio, è arrivato il commento di una donna, mamma di due bambini autistici, la quale ha raccontato la sua vita, dicendo di aver imparato ormai a dimenticare chi dimostra di non avere cura dei bimbi, e di aver trovato il proprio modo di divertirsi.

Addirittura c'è chi ha confessato di essere venuta a conoscenza che all'asilo il proprio figlio non era gradito, e di essere stata invitata a riportarlo a casa. Insomma, l'autismo è sicuramente un problema, non solo psicologico, ma soprattutto sociale. La discriminazione verso i ragazzi affetti da questo disturbo è diventata ormai una piaga sociale di cui tutti noi dovremmo evitare di essere complici con azioni di questo genere.

Per rimanere sempre aggiornati sulle ultime notizie riguardanti l'Italia e il mondo, potete cliccare sul tasto "Segui" posto in alto, accanto al nome dell'autore di questo articolo.