Può definirsi zooerastia, ovvero la pratica deprecabile di alcuni essere umani di accoppiarsi o avere rapporti sessuali con animali. Nel linguaggio comune lo stesso significato viene attribuito anche alla parola zoofilia, ma da non confondere con zoofilo che invece è l'interesse per gli animali, anche di tipo professionale, come la guardia zoofila.

Ragazzo pakistano stupra una gallina

È successo a Jalalpur Bhattian, città del Pakistan, dove una ragazzo di 14 anni ha prima rubato una gallina, l'ha portata a casa sua e ha abusato dell'animale fino a portarlo alla morte.

Il fatto è accaduto l'11 novembre scorso quando il minore ha rubato la gallina da un'allevamento in un villaggio vicino non lontano dalla capitale e l'ha portata in casa per abusarne sessualmente. Il ragazzo è stato arrestato dalla polizia per lo stupro, anche se minorenne. Ovviamente il gesto compiuto dal ragazzo è senza dubbio scabroso ma bisognerebbe interrogarsi maggiormente sul motivo che ha portato il giovane a compiere questo gesto, piuttosto che arrestarlo.

Se è possibile uccidere una gallina in casa, tirandole il collo o sgozzandola, perché abusarne sessualmente deve essere considerato un crimine così grave da meritare il carcere? La polizia è stata allertata dai vicini di casa del ragazzo che, insospettiti dal comportamento strano del giovane, hanno chiamato le forze dell'ordine.

Una volta giunta la polizia locale sul posto gli agenti hanno rinvenuto il corpo dell'animale ormai senza vita e hanno chiamato un veterinario. Il Pakistan è una Paese con un tasso di povertà molto elevato, e senza ombra di dubbio nelle campagne esiste un tasso di analfabetismo ed esclusione sociale così elevato che episodi come questo posso capitare con una certa frequenza.

Dopotutto anche in Italia, specialmente negli anni scorsi, si sono verificati molti casi di zoofilia passati alle cronache.

Le conclusioni del veterinario

Una volta giunto sul posto lo specialista ha accertato che la gallina fosse morta a seguito delle ferite causate da una violenza carnale. Inizialmente l'adolescente ha cercato di smarcarsi, rigettando ogni accusa, ma una volta portato in commissariato e messo sotto pressione ha "vuotato il sacco", confessando il gesto. Ora il ragazzo rimarrà in carcere fino a quando non verrà fissata l'udienza per il processo. Nel frattempo, si spera, avrà il tempo di ripensare a ciò che ha fatto.