Gli hanno strappato gli orecchini e i piercing senza pietà. Dopo averlo legato ad una sedia e massacrato di botte, fino a fargli quasi perdere i sensi. Dario Alessandrini ha 47 anni e ieri era il giorno del suo compleanno, quando è stato aggredito da cinque malviventi nella barberia che gestisce in via Dante 12 A, praticamente dall'altro lato della strada rispetto al Tribunale per i minorenni di Cagliari. L’uomo – colto di sorpresa – è stato colpito senza pietà dai suoi aggressori e ora si trova ricoverato in un reparto dell’ospedale Brotzu. Il barbiere – accompagnato in codice giallo al nosocomio cagliaritano da un’ambulanza della Croce Verde – è stato immediatamente soccorso dai medici del Pronto Soccorso, che hanno tenuto riservata la prognosi.

Dario Alessandrini non è comunque in pericolo di vita. E’ stato medicato ed è ancora in uno stato di shock.

Per questo motivo i Carabinieri della Compagnia di Cagliari – che per primi sono intervenuti sul luogo dell’aggressione – stanno ancora aspettando di poterlo sentire bene, per ricostruire meglio cosa sia accaduto ieri sera poco prima delle 20 in via Dante, una delle strade più trafficate di Cagliari. Dario Alessandrini – nel lontano 2005 – aveva avuto a che fare con la giustizia, sempre per un qualcosa legato alla barberia.

Un pestaggio da arancia meccanica

Erano da poco passate le 20 di ieri in via Dante quando – secondo una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri – Dario Alessandrini si trovava nella sua barberia a pochi passi dal Tribunale per i minorenni.

Improvvisamente sarebbe stato aggredito da cinque malviventi – con il volto coperto da un passamontagna – che dopo averlo legato con alcune fascette di plastica, avrebbero iniziato a massacrarlo di botte senza alcuna pietà. Tutto sarebbe accaduto senza che nessuno si accorgesse di niente. Gli aggressori avrebbero anche colpito più volte l’uomo alla testa con una sedia e gli avrebbero anche strappato piercing e orecchini.

Per poi lasciarlo semi incosciente e ancora legato.

La chiamata al 118

L’uomo – dopo un po’ di tempo – è però riuscito a raccogliere le forze e a chiedere aiuto. Avrebbe prima infatti telefonato alla moglie – che si trovava con la sorella – e son state proprio loro a lanciare l’allarme, telefonando al 118: “Hanno massacrato mio marito”.

La donna si precipita in via Dante e insieme alla sorella si trovano di fronte ad una scena agghiacciante. Dario Alessandrini era una maschera di sangue e aveva ancora addosso i segni delle botte. L’arrivo dei Carabinieri ha dato il via alle indagini, senza escludere nessuna pista. Anche perché in quella zona sono presenti numerose telecamere di sicurezza che potrebbero aver ripreso l’arrivo dei malviventi.