Periodo durissimo per la Scuola italiana. Da circa un mese e mezzo, cioè dall'inizio dell'anno scolastico, continuano ad essere tante le situazioni di violenza nella scuola. Nelle scorse settimane, si erano verificati tre fatti di violenza talmente gravi da essere riportati dai media nazionali. A Putignano, il Preside, prof. Tricase, di un Istituto superiore era stato aggredito da alcuni soggetti. Il Preside era stato ricoverato con urgenza all'ospedale dopo la colluttazione.

Non solo: in Calabria, dopo un rimprovero per gli abiti non consoni all'ambiente scolastico, una professoressa è stata aggredita dalla madre di un'alunna.

La prof, aveva rimproverato l'alunna che non era vestita, secondo la docente, in modo rispettoso per l'ambiente scolastico. La discente, dopo aver subito il rimprovero, è uscita dalla classe e ha chiamato la madre che è arrivata in aula e davanti agli alunni ha rimproverato e colpito violentemente la professoressa. Ma il fatto di cronaca più chiacchierato tra questi è stato senza dubbio quello avvenuto in Sardegna, dove una professoressa dopo aver rimproverato l'alunno che utilizzava il cellulare durante la lezione, è stata colpita da un pugno in pieno volto. E' di ieri la notizia di un altro fatto violento avvenuto all'interno della scuola.

Cestino dei rifiuti sulla professoressa

Stavolta, il luogo del fattaccio è al Nord Italia, a testimonianza che il declino dell'istituzione scolastica e la mancanza di rispetto verso il ruolo dei docenti, purtroppo non ha dei limiti, ma si registra ovunque negli ultimi anni.

Esattamente, il fatto è avvenuto a Mirandola, vicino a Modena, nell'istituto Galilei. Un video riprende un ragazzo che in classe tira il cestino dei rifiuti sulla professoressa. Sorprendente la reazione della stessa che resta immobile, come se fosse abituata a scene così gravi. In classe, invece, scoppia il caos. Il fatto in realtà era passato senza clamore, ma poi è stato denunciato dopo la diffusione del video sui social network.

Per l'episodio sono stati denunciati tre ragazzi: due per interruzione di pubblico servizio e violenza a pubblico ufficiale e il terzo,colui che ha girato il video durante l'episodio, per diffamazione. Insomma, ancora una volta la scuola italiana deve registrare degli episodi di totale degrado. La speranza è che si trovi al più presto una soluzione per eliminare queste scene che non fanno altro che far male alla scuola italiana.