Il dibattito che si è scatenato intorno alla problematica del ritiro da Scuola dei minori di 14 anni, alimentato dalle dichiarazioni della ministra dell'istruzione fedeli, deve certamente fare riflettere su come nel nostro paese molto spesso le regole o non si conoscono, oppure non vengono fatte rispettare. Eppure l'articolo 2048, il quale recita che "Il padre e la madre o il tutore sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori", da tempo è "incastrato" tra le colonne del nostro codice civile, evidentemente lì dimenticato da tempo immemore dalle istituzioni.

Una Sentenza ha mandato tutti in subbuglio

Ma è bastata un Sentenza della Cassazione, che ha fatto scoprire qualcosa che già si doveva conoscere, a mandare in subbuglio gran parte della popolazione scolastica italiana. In particolar modo i genitori di quei minori che, concluse le elementari, erano risusciti a riprendersi un po' di tempo libero, visto che i propri figli cominciavano a rientrare a casa da soli. Ovviamente accanto ai genitori, grosse difficoltà organizzative anche per le scuole e una nuova operatività da attivare per regolare un flusso (genitori, delegati e allievi) che prima si autogestiva da sé.

Pronto emendamento per cambiare Legge

La questione, per niente facile da mediare, fortunatamente approda sul tavolo del consiglio dei ministri, sotto forma di emendamento da inserire nella Legge di stabilità.

E siamo più che certi che troverà una serena conclusione che metterà d'accordo tutti: allievi, genitori, insegnanti, presidi ecc. E metterà una "pezza" alla bufera scatenata dal ministro, Valeria Fedeli, "incriminato" dal suo stesso partito (Pd) di una sorta di allarmismo mediatico che ha fatto infastidire tanti. Ma la colpa non è certo della Fedeli, la padrona di casa del Miur non ha fatto altro che evidenziare un vuoto normativo che va colmato, al di là dei proclami e delle esposizioni da campagna elettorale.

Ora tocca al prossimo consiglio dei ministri recepire l'emendamento dell'onorevole del Pd Simona Malpezzi che dovrebbe definitivamente esonerare il personale scolastico dalla responsabilità connessa all’adempimento dell’obbligo di vigilanza. I nonni comunque sono pronti a fare la loro parte venendo in aiuto dei genitori, se poi l'emendamento passa, invece di scendere in campo, giusto per dirla in termini calcistici, faranno ancora un po' di panchina.