È sconvolgente ciò che è accaduto nel giorno di mercoledì 29 novembre: Slobodan Praljak, uno dei sei ex leader politici e militari croati bosniaci, si trovava in aula davanti alla Corte per il processo di appello contro i crimini di guerra commessi, quando all'approvazione della sentenza che gli avrebbe confermato 20 anni di carcere, egli ha preso una boccetta di veleno e l'ha ingerita in diretta, sospendendo il processo. L'ex generale durante la procedura giudiziaria avrebbe gridato di non essere un criminale di guerra e di opporsi alla condanna, per poi procedere con l'avvelenamento.

L'udienza è stata sospesa e Pralijak è morto poche ore dopo in ospedale a 72 anni.

Ma chi era Slobodan Praljak?

Slobodan Pralijak è stato generale dell'esercito croato e del Consiglio di difesa croato, nel 2013 è stato uno dei sei politici condannati per crimini di guerra durante la guerra croato-bosniaca. È stato riconosciuto come responsabile della distruzione del Ponte Vecchio nel comune di Mostar, Federazione di Bosnia. Era un simbolo sociale e culturale del paese, bombardato il giorno 8 novembre 1992.

Inoltre era stato giudicato colpevole per aver deportato e imprigionato cittadini musulmani e di avere gestito prigioni e campi di concentramento nella zona. Egli ha sempre negato ogni sua attività criminosa in contesto di guerra.

Le condanne per i sei leader politici Jadranko Prlic, Bruno Stojic, Slobodan Praljak, Milivoj Petkovic, Valentin Coric e Berislav Pušic variano tra i 10 e i 25 anni di carcere, il massimo della pena è stato inflitto a Jadranko Prlic e il minimo a Berislav Pušic.

Il gesto di Pralijak

L'avvocato Goran Mikulicic, che ha lavorato per anni al Tribunale penale, ha detto che «i controlli all’entrata sono rigorosi, ma non tanto da individuare una bottiglietta di quelle dimensioni».

Ci si chiede cosa abbia ingerito l'ex generale per morire in quel modo. Le ipotesi sull'avvelenamento sono molte: Pralijak potrebbe aver ingerito l'estratto di una pianta europea, la cicutina; oppure l'aconito napello, un'altra pianta dalle radici velenose. Qualcuno sostiene che abbia bevuto la ricina, sostanza ricavata dai semi di ricino.

Più micidiale ancora potrebe esser stato il cianuro, già usato da Göring dopo la sentenza al processo di Norimberga per evitare di essere giustiziato dagli alleati. In ogni caso sapremo presto che cosa abbia ingerito Pralijak ma bisognerà attendere le autopsie e la le analisi chimiche, anche se molti casi di avvelenamento sono rimasti ancora misteriosi.