Altri guai giudiziari per silvio Berlusconi. Il leader del partito politico Forza Italia è finito nuovamente sotto processo per il caso Ruby Ter. Il cavaliere infatti è stato rinviato a giudizio dalla procura di Torino per corruzione in atti giudiziari. L'ex presidente del consiglio dei ministri avrebbe dato del denaro a Roberta Bonasia ex infermiera diventata poi modella, per rendere false dichiarazioni sul caso Ruby ter.

La vicenda

Qualche anno fa il noto imprenditore Silvio Berlusconi venne coinvolto in uno scandalo e accusato fra le tante cose di concussione e di induzione alla prostituzione minorile.

La procura lombarda sosteneva infatti che nella notissima villa dell'uomo politico: Arcore in prossimità della città di Milano, si tenessero dei festini a luci rosse dove erano coinvolte anche delle minorenni tra cui una egiziana Karima al Mahroug detta Ruby. In quel periodo, l'accusato era Presidente del consiglio dei ministri Italiano e la presunta cattiva condotta di Berlusconi fece il giro del mondo. Tutti parlavano infatti del Bunga bunga, un termine assai dispregiativo per indicare una condotta di malcostume dilagante generato dalla vicenda. L'uomo politico fini sotto processo assieme ad altre persone, alcune delle quali erano personaggi noti dello spettacolo e vicini al presunto colpevole.

Berlusconi venne condannato in primo grado a 7 anni, poi in appello successivamente assolto. Dopo pochi mesi il noto politico venne nuovamente indagato per concussione e corruzione in atti giudiziari. Secondo la magistratura l'ex imprenditore Edile aveva corrotto alcune ragazze coinvolte nel processo inducendole a testimoniare il falso.

"Silvietto" venne nuovamente rinviato a giudizio dalla magistratura di Milano per avere corrotto anche Roberta Bonasia ex infermiera poi diventata modella oltre che Ruby.

Lo spacchettamento del processo

Il giudice di Milano che si è occupato della vicenda Berlusconi, per una questione di competenza territoriale ha deciso di "spacchettare" il caso in sette città diverse compresa la magistratura di Torino, poiché una delle persone coinvolte nel processo Roberta Bonasia è originaria di Nichelino in Piemonte.

La procura Torinese poi ha deciso di rinviare a giudizio il Berlusconi per corruzione in atti giudiziari poiché il bonifico bancario a nome della Bonasia è stato emesso da una filiale del capoluogo piemontese. Secondo i magistrati quei soldi dati alla show girl sono serviti a pagare il silenzio della giovane sulle cosiddette cene di Arcore.