La polizia municipale di Torino tramite un dettagliato comunicato stampa, pubblicato nel suo sito istituzionale, informa sulla conclusione di una lunga e articolata indagine inerente la gestione dei veicoli radiati dalla circolazione al fine di essere rottamati, da parte di alcuni autodemolitori torinesi. L'azione investigativa che ha impegnato gli uomini e le donne del Nucleo Sequestri e Rimozioni dei nostri civich, coordinati dagli uffici della Procura della Repubblica di Torino, ha seguito la filiera dei veicoli consegnati ad alcuni demolitori torinesi dagli ignari proprietari.

I veicoli ormai divenuti rifiuti, secondo i dettami del Testo Unico Ambientale, il Decreto legislativo 152 del 2006, erano rimessi in commercio integri senza la prescritta bonifica e smaltimento dagli stessi autodemolitori. I nuovi proprietari dei veicoli, ormai privi di targhe, erano spesso cittadini centro africani residenti a Torino che si sospetta volessero esportarli nei paesi di origine, e che nel frattempo utilizzavano come depositi alcune aree private situate nella zona nord di Torino.

Nei siti controllati sono purtroppo emerse situazioni che hanno sicuramente superato le aspettative degli investigatori, ai quali si è presentata una situazione apocalittica: non solo erano presenti i veicoli ceduti dai demolitori ma molti altri veicoli e una quantità impressionante di oggetti di varia natura, dai giocattoli per bambini agli pneumatici usati senza dimenticare gli elettrodomestici di ogni tipo.

Il tutto era spesso confezionato e stipato accuratamente all'interno degli stessi veicoli o nel caso di via Reiss Romoli all'interno di containers che per loro natura sono destinati al trasporto marittimo, fatto che ha dato maggior concretezza ai sospetti sul traffico internazionale di rifiuti.

I risultati dei controlli

Gli impressionanti numeri dei controlli effettuati nei diversi siti, diffusi dalla Polizia Municipale di Torino, parlano chiaramente dell'entità del fenomeno:

  • 200 veicoli controllati;
  • 11 veicoli radiati d'ufficio dai pubblici registri ;
  • 53 veicoli qualificati quali rifiuti, ai sensi delle norme ambientali;
  • 2 veicoli sottoposti a provvedimenti di fermo fiscale;
  • 3 veicoli di provenienza furtiva;
  • 1 veicolo colpito dalla legislazione antimafia.
  • 2 veicoli sottoposti a sequestro, posti in luoghi di custodia diversi da quelli dichiarati.

Grazie alla capacità e perseveranza degli investigatori sette titolari di autodemolizioni sono stati indagati in stato di libertà per traffico di rifiuti e falso in atto pubblico, altre due persone sono state indagate per altri reati e sessantanove veicoli sono stati recuperati.

Alcuni dei siti sono stati posti sotto sequestro, come quello di via Cigna all'angolo con via Lauro Rossi, dove si sviluppavo un grosso incendio a distanza di un mese dall'intervento della Polizia Municipale. Per il materiale e gli oggetti ritrovati nei vari siti sono in corso ulteriori indagini, ma sarà necessario procedere alla regolare bonifica e smaltimento in un'ottica di maggior sostenibilità ambientale.