Un'altra di quelle notizie che assolutamente non vorremmo mai raccontare ma che invece siamo costretti a rendere nota, perché quello che è accaduto a Leeds, in Inghilterra, alla ventiseienne Sinead Wooding, moglie e madre di quattro bambini, ha veramente dell'incredibile e non può assolutamente passare inosservato. Per amore, infatti, si era convertita all'Islam ma è stato l'amore stesso verso il marito ad ucciderla: l'uomo era talmente geloso da proibirle di vedere amici e parenti. Una triste vicenda culminata con l'uccisione della donna a martellate, coltellate e infine data alle fiamme.

Scena da film dell'orrore: martellate, coltellate e corpo dato alle fiamme

Un orrore vero e proprio, consumato tra le mura di casa. L'ennesimo episodio di femminicidio causato dalla folla omicida di Akshar Ali, 27 anni, che l'ha prima uccisa e poi si è sbarazzato del cadavere. Adesso, secondo quanto riportato dal sito Fanpage.it, è cominciato il processo nei suoi confronti e dovrà difendersi dalle accuse di omicidio e di occultamento di cadavere. Tutto sarebbe cominciato nel 2015 quando la moglie è diventata musulmana e ha addirittura cambiato nome.

Dopo il matrimonio, però, la relazione è apparsa immediatamente violenta e l'11 maggio scorso è accaduto il raccapricciante episodio: al culmine dell'ennesima discussione, infatti, la donna avrebbe chiamato la polizia per denunciare le violenze del marito, ma quest'ultimo, in preda al raptus anche a causa dell'abuso di alcool, si è accanito contro la moglie e, con l'ausilio di un suo amico, l'ha colpita a morte con dodici martellate e sei coltellate.

Dopodiché ha nascosto il corpo in cantina e per cercare di deviare la colpa del fatto su qualcun'altro ha cominciato a riempire di telefonate il cellulare della vittima, lasciando addirittura anche dei messaggi vocali dimostrandosi preoccupato.

Nel frattempo, cercava una soluzione su come eliminare il cadavere e qualche giorno dopo, i due uomini hanno messo il cadavere in un tappeto, infilato in macchina e incendiato in un bosco.

La donna è stata ritrovata da una coppia che stava facendo un po' di corsa nella zona e nell'immediato è stato arrestato il marito, così come il suo amico "d'avventura". Entrambi, al momento, negano di essere gli autori di questo macabro gesto, ma ci sarebbero delle testimonianze contro di loro. Vedremo.

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