Verrà ricordato come l'attentato di Halloween, la strage che ieri ha visto protagonista un uzbeko 29enne nel cuore di New York. L' uomo alla guida di un furgone bianco è piombato su di una pista ciclabile di Manhattan e ha investito alcune persone. La tragedia è avvenuta poco lontano dal World Trade Center e dal memoriale in omaggio agli attacchi alle Torri Gemelle avvenuto l' 11 settembre 2001.

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, manifesta la sua vicinanza alle famiglie delle vittime e non perde tempo per dare una nuova spinta al suo programma di tagli all’immigrazione.

L'attentatore, marito, padre di 3 figli e assiduo frequentatore della moschea, è stato affrontato da un agente, Ryan Nash, che lo ha ferito all' addome con colpi di arma da fuoco mentre l'uomo gridava "Allah Akhbar"; la sua situazione resta critica ma non sarebbe in pericolo di vita. Al momento il bilancio della strage è di 8 vittime e una dozzina di feriti. Attentato a New York

L' uzbeko si chiama Sayfullo Habibullaevic Saipov e apparentemente viveva in Florida, ma in realtà, dopo aver vissuto anche in Ohio, da qualche tempo risiedeva a Paterson, in New Jersey, a due passi da Manhattan. Partito dall' Uzbekistan, è arrivato negli Stati Uniti nel marzo del 2010 con un visto del Diversity Immigrant Program e possedeva la "Green Card", ovvero il permesso di residenza permanente negli USA.

Avrebbe poi conseguito l'abilitazione alla guida dei camion e sarebbe diventato autista per Uber, un'azienda con sede a San Francisco che fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato attraverso un'applicazione mobile.

A bordo del furgone guidato dall' uomo e noleggiato appena un'ora prima della strage, gli agenti hanno trovato documenti che attestavano la sua fedeltà all' Isis, oltre a diversi coltelli.

Al momento è sotto osservazione presso il Bellevue Hospital. Informazioni non ancora ufficiali rilasciate dai media americani riferiscono che Saipov si è mostrato abbastanza collaborativo e orgoglioso dell' attacco, che tra l'altro organizzava da settimane. Chi è Saipov?

Chi sono le vittime di Saipov?

La maggior parte delle vittime dell'attacco è rappresentato da un gruppo di nove amici argentini (quattro dei quali hanno perso la vita nell'attacco) che avevano deciso di festeggiare ne "la Grande Mela" i trent' anni dal diploma all'Instituto Politecnico di Rosario, terza città argentina a 300 chilometri da Buenos Aires.

L' inseparabile gruppo nell'assolato pomeriggio di ieri aveva deciso di concedersi una passaggiata in bicicletta per ammirare le bellezze della città: purtroppo quella passeggiata è stata loro fatale. Chi è riuscito a scampare alla morte è sotto shokc e ancora non riesce a realizzare ciò che è accaduto - racconta il console argentino all' ONU. Poco prima di imbarcarsi, all'aeroporto internazionale "Islas Malvinas" di Rosario, gli amici avevano voluto immortalare il momento con una foto di gruppo nella quale tutti indossavano una maglietta bianca con scritto "Libre", ovvero "Libero".

Dopo l'attacco delle Gemelle, New York e l' America tutta ripiombno nuovamente nell' incubo terrorismo. Anche se, prima di quest' ultima strage gli americani avevano già sofferto a causa della mano jihadista; basti ricordare ciò che avvenne a Boston il 15 Aprile 2013, dove due bombe artigianali furono fatte esplodere simultaneamente vicino all'arrivo della maratona provocando 3 morti e 264 feriti, oppure l' attacco che ci fu nel Dicembre 2015 a San Bernardino, ad opera di una coppia che aprì il fuoco all' interno di un cento per disabili, uccidendo 14 persone.

Ma quello che è considerato il più sanguinoso degli attacchi subiti dall' America dopo l' 11 Settembre è sicuramente l' attentato avvenuto ad Orlando nella notte tra l'11 e il 12 giugno 2016, quando Omar Mateen, 29 anni, entra in un locale e apre fuoco all' impazzata: il bilancio fu di 49 morti e 58 feriti.

L' America quindi non si è mai risollevata del tutto dall' incubo del terrorismo e questo ennesimo attacco ne è la prova.