Le dichiarazioni scioccanti di un avvocato egiziano sono diventate virali sul web in poche ore:'Stuprare le donne che portano i jeans strappati è un atto doveroso verso la propria nazione che l'uomo ha il diritto/dovere di compiere'. La frase choc è stata pronunciata dal legale, durante uno show in onda su una emittente televisiva egiziana.

La vicenda e la frase incriminata

Recentemente l'emittente televisiva egiziana Al-Assema, in una puntata di un suo show che affronta temi di politica e società, ha invitato l'avvocato egiziano Nabih al-Wahsh ed un gruppo di donne progressiste e femministe.

L'avvocato presente in studio è un noto conservatore, che non vede certo di buon grado l'emancipazione femminile e l'avanzare della donna nella società moderna.

Al culmine di una discussione dai toni sempre più accesi, per via delle esternazioni conservatrici di al-Wahsh e del controbattere delle femministe presenti in studio, ecco che l'avvocato pronuncia una frase che riassume in poche parole, dal suo punto di vista, la relazione esistente tra alcuni modi femminili di esprimersi nella vita di tutti i giorni e lo stupro:'Stuprare donne che portano jeans strappati è un dovere nazionale'.

Le reazioni pubbliche alle dichiarazioni di al-Wahsh

Il National Council of Women del Cairo, un'Organizzazione non Governativa contro la violenza sulle donne, non ha fatto attendere la propria replica all'avvocato e all'emittente: l'Organizzazione avrebbe dichiarato guerra ad al-Wahsh minacciandolo di querela e al Network diffidandolo dall'invitare ancora il legale in trasmissioni televisive.

Il National Council avrebbe poi lanciato un appello generale a tutte le emittenti televisive esistenti, consistente nell'invito a non ospitare nei propri programmi, personaggi che concordino con il pensiero di al-Wahsh o che comunque in qualche modo incitino alla violenza contro le donne.

L'atteggiamento dell'avvocato è anti-costituzionale

Maya Morsi, Presidente dell'Organizzazione, ha replicato duramente alle affermazioni dell'avvocato, sostenendo che le frasi offensive e di incitamento alla violenza contro il mondo femminile, costituiscono una vera e propria violazione ad articoli della Costituzione Egiziana che vieterebbero fermamente ogni azione o commento verbale che consiglino 'metodi' violenti contro la donna.

Tra le frasi offensive pronunciate dal legale egiziano, in altre occasioni, che maggiormente hanno indignato la pubblica opinione, vi è anche la seguente: 'Una donna non può diventare giudice in quanto non potrebbe emettere sentenze durante il ciclo mestruale'.