Anoressia e obesità sono spesso legate con ansia e depressione. Diversi studi hanno evidenziato come il legame con i disordini alimentari e alcuni stati d'animo è collegato, nell'uno e nell'altro verso, da un solido legame, che spinge giovani, per la maggiore ragazze, in un tunnel senza apparenti vie d'uscita e lo testimonia anche l'ultimo caso che arriva da Huddersfield.

Anoressia: il caso di Emelle

Emelle Lewis, una studentessa della Gran Bretagna alla prese con l'ossessione per il cibo, un vero è proprio incubo che l'ha portata all'anoressia.

Il passato della ragazza non è stato dei migliori, contraddistinto da una vera e propria fissazione per la forma fisica sfociata poi in una malattia grave, scaturita da futili motivi: sentirsi brutta e grassa erano infatti le preoccupazioni più grandi di Emelle, che preferiva mangiare pochissimo e trascorrere intere giornate in palestra per perdere in modo ossessivo calorie, rivelatesi poi abitudini che potevano segnarle per sempre la vita.

La storia di Emelle è commovente, considerato come la giovane fosse convinta di stare bene con se stessa, cercando attraverso la forma fisica di porre fine a quello che lei considerava un vero e proprio ostacolo, ovvero il peso corporeo di una 20enne.

Peccato però che alla fine gli sforzi delle studentessa si son trasformati in ricoveri in ospedale, ben sette, e altri gravi problemi comuni a chi soffre di anoressia.

Da li probabilmente il convincimento che qualcosa non stesse andando per il verso giusto, numerose difficoltà si palesavano anche nel vestirsi con abiti non di suo gradimento ma con quelli di una bambina, per via ovviamente delle tagli eccessivamente small che era costretta a cercare per i negozi, non quelli frequentati dalle ragazzine della sua età in Gran Bretagna.

Dopo il tunnel la svolta: ecco per merito di chi

La voglia di cambiare l'ha poi portata ad informarsi su storie di chi come lei era stata sopraffatta dall'anoressia: in particolare la ragazza ha iniziato a leggere i racconti di tante ragazzine, che avevano trovato coraggio di trovare la via della guarigione, su Instagram.

Dopo aver avuto modo di riflettere sui casi delle sue coetanee, Emelle ha capito che era l'ora di uscire da quel tunnel, cercando di prendere ad esempio le vie risolutive di ragazze si sconosciute, ma che avevano comunque superato la 'malattia'.

Dal racconto fatto ai media locali, la giovane di 22 anni ha confessato di aver avuto diverse difficoltà nel superare il problema, ma fra un ostacolo e l'altro alla fine è riuscita a prevalere e a mettersi in pace con se stessa, insomma dando il via ad una nuova vita.

'La vita è troppo breve, non sprecatela', è proprio questo l'incoraggiamento che Emelle ha lanciato a chi come lei si trova tunnel dell'anoressia. Cosi come fatto da altre ragazze, anche la 22 enne ha, dopo aver ricevuto l'aiuto dei familiari e di alcune cliniche specialistiche, ha raccontare la sua storia sui social network, Instagram e Facebook, grazie alla quale magari anche altre giovani potrebbero trovare giovamento, inquadrando la giusta strada per uscire dal disagio in cui la persona coinvolta si rifiuta, per diversi motivi, di mangiare del cibo.