La terra, ad amatrice, torna a tremare e a far sentire la propria presenza. Alle ore 00:34 di lunedì 4 dicembre è stata avvertita una nuova scossa di terremoto nei pressi del Comune reatino, nel Lazio.

In base a quanto è stato rilevato dall'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), l'ipocentro del sisma è situato a circa 8 chilometri di profondità. Per quanto riguarda l'epicentro, invece, è stato registrato a 3 km da Amatrice. Il Terremoto è stato avvertito anche a Campotosto (vicino L'Aquila), a Cortino (vicino Teramo), ad Arquata del Tronto (nelle vicinanze di Ascoli Piceno) e a Terni (Umbria).

Le persone che hanno percepito maggiormente il movimento tellurico sono state proprio le famiglie che vivono momentaneamente nelle soluzioni abitative di emergenza allestite nei comuni già colpiti da terremoti molto violenti.

Amatrice: altre 15 scosse dopo la principale

Molti residenti sono rimasti svegli durante la notte ma, come avviene di solito, dopo la scossa più forte ne sono seguite altre 15 rilevate in vari comuni: Rieti, Ascoli Piceno, L'Aquila, Perugia e Macerata. Tra queste repliche, la più consistente è stata rilevata alle 2:41 con magnitudo 2.1. Al momento non ci sono segnalazioni di persone ferite o di danni a cose.

Il sisma è stato avvertito anche a Roma, soprattutto negli edifici più alti della città.

Anche lì non risultano segnalazioni di danni di alcun tipo, ma solo tanto spavento.

Cosa fare in caso di terremoto?

Per dare un piccolo contributo, ricordiamo cosa fare in caso di terremoto. Questi consigli sono stati diffusi dalla Protezione Civile, quindi si tratta di misure di sicurezza abbastanza efficaci in caso di sismi di bassa-media intensità.

La prima cosa da fare è riuscire ad individuare i posti più sicuri all'interno e all'esterno dell'edificio: ad esempio, ci si può nascondere sotto mobili pesanti quali scrivanie o tavoli. Bisogna evitare ogni tipo di finestre o porte con vetrate, perché i vetri potrebbero frantumarsi e spargersi nella stanza con impreviste conseguenze.

Un buon posto dove nascondersi è sotto un arco composto da muri portanti: questo tipo di struttura è presente nelle case più antiche, precisamente quelle che risalgono ai primi dell'Ottocento o del Novecento.

Invece bisogna assolutamente evitare l'uso di ascensore o scale. Queste ultime, soprattutto se sono ancorate ai muri solo da un lato. Ricordiamo, inoltre, che le scalinate rappresentano la parte più debole di un edificio, mentre l'ascensore si può bloccare durante un terremoto.

All'aperto, invece, è bene trovare luoghi in cui non ci siano edifici o alberi: un prato molto esteso o una piazza in città sarebbe l'ideale.

Infine, un consiglio che in pochi conoscono è quello di non usare telefoni e auto.

È necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi. Ciò non significa che non bisogna chiamare aiuto, ma semplicemente è necessario avvertire i soccorsi, senza effettuare telefonate a parenti ed amici.