Giallo sulla morte di Luigia e Filippa Mogavero, sorelle di 70 e 79 anni, uccise brutalmente quest’oggi a Ramacca, nel catanese, si ipotizza durante una rapina finita in tragedia. Si tratta dell'ennesimo caso di efferata violenza registrato nel Catalino.

A trovare i corpi delle due anziane, entrambe nubili e casalinghe, una terza sorella, Cettina, di professione insegnante che viveva nella stessa palazzina che affaccia sulla villa comunale del paese e nella quale ognuna delle tre occupava un appartamento a piani diversi, e probabilmente scampata alla strage solo perché in quel momento si trovava a lavoro.

Al rientro dalla scuola la donna ha avuto difficoltà ad entrare poiché la chiave si era inceppata nella serratura del portone d’ingresso, e dopo aver chiesto aiuto ai vicini le si è palesata la scena raccapricciante.

La scena del delitto

Una delle vittime è stata ritrovata all’interno di uno sgabuzzino mentre l’altra riversa in camera da letto; sui corpi evidenti segni di violenze e percosse che non lascerebbero dubbi sul fatto che le sorelle Mogavero siano state brutalmente picchiare prima di essere uccise con un’arma da taglio.

L’appartamento è stato messo completamente sotto sopra, ragion per cui si è da subito pensato che l’assassino si sia introdotto nell’abitazione con l’intento di rapinare le due donne, per quanto non si escludano al momento altre piste data l’assenza di segni di effrazione.

Le indagini

Non sono stati ritrovati indizi evidenti che facciano pensare che la porta d’ingresso sia stata forzata, dunque, non è del tutto escluso che le vittime potessero in qualche modo conoscere l’assassino, per quanto è da considerarsi che non di rado nei piccoli contesti cittadini come quello di Ramacca, che conta 10 mila persone e dove tutti si conoscono, si possa lasciare l’uscio di casa socchiuso.

Attualmente, si sta procedendo ad effettuare un inventario dei beni presenti nell’appartamento e gli investigatori hanno acquisito le registrazioni di tutte le telecamere della zona per riuscire ad identificare il colpevole.

La criminalità

Le indagini sono attualmente condotte dai carabinieri, ai quali la Procura di Caltagirone ha delegato quello che il procuratore Giuseppe Verzera ha definito ‘l’ennesima tragedia’ poiché sarebbero sette gli omicidi registrati nel Calatino, alcuni dei quali caratterizzati da un alto livello di efferatezza, sottolineando il forte impegno nel tentativo di far fronte all’evidente problema della criminalità sul territorio.