Era stato selezionato fra centinaia di giovani per rappresentare i volti nuovi del Partito Democratico. I cosiddetti "Millenials" scelti da Matteo Renzi per entrare a far parte nella Direzione Nazionale Dem. Tra l'altro, l'unico selezionato nelle Marche. Però, il ventunenne Gianluca Vichi, residente a Pesaro, sabato scorso, si è reso protagonista di un gesto a dir poco sconcertante, su un campo da calcio. Il giovane militante del Partito Democratico, tra l'altro, non era impegnato direttamente come atleta , ma seguiva la propria squadra come dirigente; la stessa, che si trovava a giocare un match in trasferta.

Poi, Vighi, dalla panchina, si sarebbe lanciato contro l'arbitro per un rigore non dato ai suoi compagni.

La follia

Quando il Direttore di gara evita di fischiare il fallo in area ad un suo compagno, il giovane militante PD sarebbe corso sul perimetro di gioco colpendo violentemente l'arbitro. La squalifica sentenziata dalla Figc è di quelle pesanti, ben due anni che il ragazzo dovrà passare lontano dai campi da gioco. Inoltre, il ventunenne marchigiano si è reso protagonista di una difesa surreale, asserendo di non aver scagliato un calcio all'arbitro: "Mi dispiace, ma per dire il vero ho dato una ginocchiata nelle costole e non un calcio". Insomma, poco cambia nel gesto di follia sportiva dell'allievo renziano, che ha tentato di giustificarsi poi con delle parole che aggravano ancor di più il suo gesto.

Poi, il ragazzo, ha avanzato le scuse alla vittima e al Partito, che pochi mesi fa lo aveva premiato inserendolo fra i venti "Millenials" del Consiglio Nazionale dei giovani Pd. Ora, questa magra figura, rischia di mettere in cattiva luce anche il partito presieduto a livello nazionale da Matteo Renzi, il quale si trova già da mesi in emorragia di voti.

Chissà proprio cosa ne pensa l'ex Presidente del Consiglio, anch'esso arbitro di calcio da ragazzo. Nel recente tour in treno infatti, il segretario democratico ha raccolto non poche critiche alle fermate previste per l'occasione. Molti infatti, i cittadini radunatisi nelle stazioni dove l'ex Primo Ministro faceva tappa, per protestare contro le ultime mosse politiche firmate dal politico di Rignano sull'Arno.

Oltretutto, a rafforzare le proteste del ceto medio, vigono gli ultimi sondaggi che danno il Movimento Cinque Stelle come primo partito d'Italia, e favorito come vincitore alle prossime elezioni politiche. Nonostante questo, appare improbabile, che se dovesse vincere il partito fondato da Beppe Grillo, riuscirebbe a governare in solitaria.