Le considerazioni espresse da Papa Francesco sul drammatico tema dell’immigrazione durante i giorni di Natale stanno scatenando furiose reazioni politiche. Prima è toccato al leader della Lega, Matteo Salvini, esprimere apertamente la sua disapprovazione rispetto alla ‘linea Bergoglio’ sull’accoglienza dei migranti. A questo attacco ‘da destra’ ne è seguito, a poche ore di distanza, anche uno ‘da sinistra’. Il giovane saggista e filosofo Diego Fusaro, noto per le sue frequenti e discusse apparizioni in tv, è arrivato addirittura ad adombrare la provocatoria ipotesi che il discorso pronunciato durante l’omelia della notte di Natale da papa Francesco, potesse essere stato scritto da George soros, Sentite le parole sfacciatamente pro migranti del Pontefice, infatti, a Fusaro è venuta subito in mente la politica ‘umanitarista’ del miliardario presidente della Open Society Foundations.

Chi è Diego Fusaro

Diego Fusaro si autodefinisce “allievo indipendente di Hegel e di Marx, di Gentile e di Gramsci”. Un “intellettuale dissidente e non allineato, al di là di destra e sinistra”, quest’ultima colpevole di vere smesso di “interessarsi a Marx e a Gramsci”. Inequivocabili dunque, anche se controverse, le origini ‘di sinistra’ del suo pensiero. Ecco perché fa discutere la critica esplicita mossa da Fusaro a papa Francesco il cui discorso pronunciato durante l’omelia della messa della notte di Natale sembra “scritto da Soros”.

La critica a papa Francesco e l’elogio di papa Ratzinger

Fusaro argomenta la sua accusa paragonando a quella di Bergoglio la figura del suo predecessore, papa Ratzinger, il quale “aveva il coraggio di criticare la mondializzazione e lo sradicamento capitalistico”.

Papa Francesco, al contrario, si starebbe mettendo sempre di più al servizio di questi due aspetti dello sfruttamento rappresentato dal dominio globale del Capitale. Quella pronunciata da Bergoglio, dunque, è stata una vera e propria “omelia per lo ius soli”, perché parlare di Giuseppe e Maria come di coloro i quali sono sempre disposti ad abbracciare “colui che viene a dare a tutti noi il documento di cittadinanza” rappresenta, a suo modo di vedere, un favore alla teoria dello sfruttamento capitalistico.

L’errore di papa Francesco e la critica della mondializzazione

Secondo Fusaro, la posizione umanitaria e favorevole all’immigrazione di massa espressa dal Vaticano nella persona di papa Francesco, non tiene conto dei reali “rapporti di forza” globali secondo i quali “dare la cittadinanza a tutti è il primo passo per annichilire il concetto di cittadinanza” e, quindi, “renderci tutti schiavi apolidi e migranti”.

Il vero obiettivo della mondializzazione rappresentata da persone come George Soros, conclude Fusaro, non è infatti far diventare cittadini coloro che non lo sono ancora, ma, al contrario, trasformare in "non-cittadini" tutti gli altri.