La grande campagna di solidarietà promossa sui social network e nei supermercati in favore della storica azienda veronese ha sortito gli effetti sperati. Sono stati venduti oltre 1,5 milioni di pandori e melegatti può guardare avanti. La fabbrica ed i posti di lavoro degli operai sono salvi, tanto che l'azienda già sta pensando alla pianificazione della produzione di colombe pasquali ed entro marzo è previsto il raggiungimento di un accordo in tribunale per la ristrutturazione del debito.

Nuovi dirigenti soddisfatti

"La risposta dei clienti è stata ottima, e abbiamo centrato l'obiettivo.

Il nostro è un prodotto eccellente con un marchio fortissimo" annuncia il nuovo direttore generale Luca Quagini intervistato da "Il Corriere del Veneto". Grazie alla corsa al pandoro dell'azienda veronese, specialmente in Veneto, la produzione di Melegatti sarà prolungata di un giorno rispetto a quanto previsto alla riaccensione dei forni. La società non ha ritenuto opportuno aggiungere ulteriori giorni preferendo mantenere un atteggiamento prudente, in modo da evitare di trovarsi a gestire qualche giacenza. Anche perché durante i giorni festivi i trasporti solitamente si fermano. Quagini annuncia quello che è il prossimo obiettivo dell'azienda: ottenere l'autorizzazione per procedere con la produzione dei dolci pasquali.

Una risposta attesa prima della fine dell'anno.

La crisi e la rinascita

L'ultimo periodo per la Melegatti è stato molto duro. Dopo la chiusura di ottobre, per investimenti non produttivi e fornitori e operai che non venivano pagati, l'azienda è riuscita a ripartire a novembre grazie all'avvio della procedura di concordato con riserva presso il tribunale di Verona, dopo il quale sono arrivati gli investitori, che hanno messo sul piatto sei milioni di euro per la produzione natalizia.

Altri dieci milioni sarebbero pronti per la produzione pasquale.

Il 20 novembre è stato prodotto il primo pandoro, e nel giro di tre settimane grazie alla campagna di solidarietà sui social e della grande distribuzione è stato raggiunto il traguardo del milione e mezzo di pandori venduti. Ma il salvataggio della Melegatti deve essere ancora completato.

Ora l'azienda dovrà presentare in tribunale un accordo per la ristrutturazione del debito, e se questo sarà approvato dal Tribunale l'azienda sarà salva. Per i dirigenti ed i lavoratori della Melegatti pertanto nonostante il Natale sia salvo, si preannunciano mesi di preoccupazione.

Il nostro contributo alla campagna social

Anche gli autori di BlastingNews hanno fatto la propria parte per fare conoscere ai lettori l'iniziativa di solidarietà in favore della Melegatti. L'articolo di Diego C. che vi proponiamo di seguito condiviso sui social network da alcune grosse pagine è diventato virale, raggiungendo migliaia di condivisioni nel giro di poche ore.