Milano: una donna di 33 anni, mamma di figli, è stata trovata priva di vita dopo aver ricevuto tre colpi di coltello nella parte toracica all'interno della propria dimora a Parabiago, una cittadina nel Milanese, dove la mamma della donna accoltellata ha avuto modo di trovare la figlia in uno stato agonizzante prima della costatazione del decesso, causato dalla follia del compagno pachistano che non ha perso tempo nel confessare ai Carabinieri l'accaduto, costituendosi senza alcun tipo di apparente pentimento, nonostante le forze dell'ordine abbiano riferito un suo evidente stato confusionale.

Ma ecco i retroscena del gesto del convivente.

Milano: accoltellata dal compagno

Le prime indiscrezioni emerse hanno rivelato come la 33 enne, Simona Forelli, sia stata trovata dalla madre nel bagno di casa in un lago di sangue, con quest'ultima che pare abbia anche effettuato una serie di tentativi di soccorso, cosi come fatto successivamente dai soccorritori dell'ambulanza, non terminati come sperato ovvero con il salvataggio della giovane mamma, adesso al centro delle indagini del caso da parte della Polizia.

La donna pare avesse residenza in Inghilterra, dove viveva in compagnia del 35 enne pakistano, Sadigue Zahir, con il quale stava trascorrendo le festività d'avvicinamento al Natale in Italia, precisamente a Parabiago, vicino Milano.

Gli aggiornamenti delle ultime ore hanno portato a galla le testimonianze dei vicini, che pare abbiano sentito i due litigare violentemente, cosi come la madre della giovane deceduta poi per via delle numerose coltellate: il dibattito fra i due è infatti sfociato nel più efferato dei delitti, con il convivente che per bene tre volte ha colpito la propria amata, morta nonostante l'intervento dei medici del 118.

Convivente furioso dopo una lite

La donna accoltellata non ce l'ha fatta dunque, visto che le ferite riportate hanno probabilmente intaccato parti vitali della 33enne, colpita per tre volte senza indugio da parte del convivente: quest'ultimo, dopo aver compiuto l'omicidio, si è dileguato per un pò, salvo essere poi quasi sicuramente assalito dai sensi di colpa, tornato nell'abitazione che divideva con la compagna e con i figli di quest'ultima.

A Milano, in particolare dal pm della Procura di Busto Arsizio Maria Cristina Ria, è stata recepita la confessione dell'uomo, pronto ad ammettere le proprie colpe, per essere poi consegnato ai Carabinieri di Legnano, cittadina in provincia di Milano.