Periodaccio per Harvey Weinstein. Dopo la denuncia di Asia Argento di abusi sessuali perpetrati nei suoi confronti dallo stesso per ben quattro anni, la bellezza di vent'anni fa, come funghi spuntano attrici e starlette che sono state, a loro dire, coinvolte in qualche modo dalla furia ossessiva di sesso che Weinstein esibiva da chi passava tra le sue grinfie per qualche film. Tra loro oggi anche Salma Hayek, che sulle pagine del New York Times, sostiene di aver trascorso anni a dire di no alle avances esplicite del produttore.

Una caccia serrata

Egli si presentava da lei a qualsiasi ora della notte nei vari hotel in cui alloggiava durante la lavorazione di un film. Ricorda la Hakey che una volta era persino giunto a importunarla in una occasione che esulava dalla sua collaborazione, in cui Weinstein insomma non era coinvolto in alcun progetto artistico dell'attrice. Le sue richieste erano quelle già elencate dalle altre donne di Hollywood che lo hanno accusato di molestie sessuali: richieste di "massaggi", di sesso orale, e di altre oscenità.

La rabbia esplode

Ad ogni categorico no della Hayek, lui esibiva una collera macchiavellica, ed era arrivato persino, durante una esplosione di rabbia, a minacciarla di morte. "Ti ucciderò - le disse - non credere che io non possa farlo".

L'attrice Salma Hayek, candidata all'Oscar, aveva lavorato in passato con Weinstein in Frida, un film autobiografico sull'artista Frida Khalo. Il rifiuto di concedersi a lui da parte della Hayek, aveva spinto il nostro "mandrillone" a volerla rimuovere dal progetto di questo film. Gli balenò l'ipotesi di farla lavorare per lui a patto che girasse scene molto esplicite di sesso con un'altra donna.

Lei ci provò, si convinse, le fece, ma le costarono un esaurimento nervoso con disturbi e problemi annessi. La Hayek vinse per quel film l'Oscar come migliore attrice, film che si aggiudicò 6 nomination all'Oscar.

Con questa tardiva denuncia, forse incoraggiata da tutte le colleghe venute prima, Salma Hayek spera si raggiunga finalmente una parità tra donna e uomo anche nel mondo del cinema, dove si sta constatando ci siano scorrettezze che vanno ben oltre la decenza, e costrizioni inconcepibili.

Weinstein continua a negare dando voce ai propri avvocati, per la serie "Negare, negare sempre". E i suoi avvocati usano per lui parole di complicità ed alta considerazione "Il Signor Weistein non ha mai compiuto atti di violenza né ha mai avuto comportamenti scorretti con i membri dello staff di un suo lavoro". La pentola è stata scoperchiata. Cari uomini, forse c'è tanto di che dire.