Nell'ultima puntata del noto programma Mediaset Quarto Grado, Alessandra Viero e Gianluigi Nuzzi si sono occupati della tragedia di rigopiano, avvenuta ad inizio 2017. Durante la trasmissione, è stata intervistata la madre di cecilia, una delle vittime dell'incidente. La signora ha accettato di esternare le sue dichiarazioni e sentimenti dinanzi alle telecamere, pur non riuscendo (comprensibilmente) a mantenere le lacrime nel ricordare quella giovane vita spezzata così presto. Una disgrazia, quella avvenuta a Rigopiano, che probabilmente si sarebbe potuta evitare se l'amministrazione locale avesse attenzionato in maniera opportuna l'area dove sarebbe stato poi costruito l'albergo.

Rigopiano: il ricordo di Cecilia

Quarto Grado ha avuto modo di intervistare la madre di Cecilia, una delle vittime della tragedia di Rigopiano. La signora ha ricordato sua figlia come una ragazza solare ed amante della vita. Alla donna è stato chiesto quale sia il momento più bello in cui ricorda la giovane con il sorriso, la risposta è stata: "Le litigate, infatti la prima cosa che mi domandai quando le dissi addio fu: 'Ora con chi litigo?' ". Cecilia viveva ad Atri, ed anche in tale località c'era stata un'emergenza neve. La ragazza aveva un cuore grande, tanto da preoccuparsi dei suoi familiari ed amici, chiedendo loro se avessero mangiato e dando consigli su come affrontare quei momenti difficili per un'intera comunità.

Cecilia aveva detto quella volta ai suoi cari di fare delle borse di acqua calda con delle bottigliette di plastica e l'acqua bollente.

"Si preoccupava per noi - ha continuato la madre della ragazza - questa è la cosa più assurda". Fatto sta che mentre era a Rigopiano, Cecilia aveva mandato alla mamma alcune foto per farle capire che effettivamente, dove si trovava lei, c'erano veri e propri cumuli di neve, in maniera di gran lunga superiore alla media.

La donna ha dichiarato al riguardo: "Di neve ce n'era tantissima è vero ... l'ultima fotografia che ha mandato era di Dame e di Gabriele D'Angelo che stavano uscendo dalla finestra per prendere il pellet e scaldare l'albergo".

Rigopiano: l'incredulità dei genitori di Cecilia

I genitori di Cecilia non potevano credere che a Rigopiano potesse esserci stata una slavina, i primi soccorritori giunti sul posto avevano avvertito che tutto attorno ci fosse un silenzio che non prometteva nulla di buono.

Una volta entrati nell'hotel diedero purtroppo la triste notizia: "Ci sono cadaveri". "Ho capito che quell'albergo là non ci doveva stare" ha dichiarato la madre di Cecilia, arrabbiata per l'incompetenza da parte di chi di dovere. La stessa Cecilia, parlando con i famigliari, aveva avvertito loro che da ore lei e gli altri stavano chiamando aiuto, ma invano. "Li hanno condannati a morte, li hanno segregati" ha concluso la donna. Per aggiornamenti su questa ed altre notizie di cronaca, continuate a seguirci.