E' successo a Susa, in Piemonte, dove una cassiera impiegata all'Eurospin è stata trasferita nella sede di Cuorgné per una settimana perché non voleva lavorare il giorno di Capodanno, come del resto il suo contratto prevede.

Non è la prima volta

Non è di certo la prima volta che la nota catena di supermercati Eurospin si comporta in maniera non collaborativa nei confronti di una persona che non ha intenzione di lavorare in determinati giorni di festa, ha dichiarato Sabatino Basile, referente della Cisl Fisascat. La signora si sarebbe rifiutata di lavorare l'ultima domenica di dicembre, il giorno di Capodanno, e questo non è stato visto di buon occhio dai direttori del supermercato dell'Eurospin di Susa.

Secondo quando scritto sul suo contratto a tempo indeterminato, la signora avrebbe avuto il diritto a rimanere a casa durante i giorni festivi e quindi anche in questo caso, durante la domenica del 31 dicembre 2017, ma l'ispettore del discount non ha voluto assolutamente cambiare idea, tanto da annunciare alla cassiera il suo trasferimento per una settimana a Cuorgnè. La signora è immediatamente svenuta a terra tra gli scaffali ed è stata subito portata al pronto soccorso della zona.

Ricorso in tribunale

Il referente della Cisl Fisascat, Sabatino Basile, ha dichiarato di non essere più disposto a vedere dipendenti trattati in maniera ostile e brutale dalle catene dei supermercati, che molto spesso, non tengono conto dei diritti dei lavoratori.

Quello che è successo alla signora, secondo Basile, è un fatto molto grave ed il caso è stato immediatamente sottoposto ad un avvocato che provvederà a fare ricorso il tribunale. Per il momento l'Eurospin non ha commentato nulla sulla vicenda, ma non è la prima volta che questa catena di supermercati nega un diritto presente nel contratto di lavoro.

Sabatino Basile ha ora promesso lo sciopero da parte di tanti lavoratori nei confronti del supermercato, perché dice "non possiamo più far trattare così i lavoratori".

La diagnosi del pronto soccorso è stata quella di una forte crisi di stress da sovraccarico di lavoro e la signora dovrà stare a casa per una settimana intera; chissà, forse al supermercato sarebbe convenuto concedere la giornata di diritto alla donna invece del trasferimento settimanale in un supermercato a 100 chilometri di distanza. E' stato anche interrogato sulla vicenda, l'assessorato regionale alle pari opportunità, che dovrà dare la propria opinione sulla vicenda.