A distanza di quindici giorni dall'arresto di Igor di Budrio ad opera della Guardia Civil spagnola il comandante dei Carabinieri di Bologna annuncia che sono stati individuati i complici del killer, ovvero coloro che hanno agevolato la sua latitanza. Fino a questo momento non ci sono stati arresti e le forze dell'ordine non hanno divulgato alcun dettaglio sulla loro identità, ma le forze dell'ordine dopo lunghe indagini sarebbero riuscite ad individuare coloro che hanno agevolato la latitanza del killer, ed entro alcuni mesi potrebbero scattare le manette per diverse persone.

La fuga di Igor

Le indagini su Norbert Fehrer sono iniziate ad Aprile, dopo che l'uomo aveva ucciso Davide Fabbri, il barista di Budrio, e la guardia ecologica volontaria Valerio Verri, e non si sono mai fermate, nemmeno quando il killer aveva fatto perdere le sue tracce per alcuni mesi, per poi tornare sulla scena in Spagna, dove sarebbe entrato a Settembre e dove prima di essere arrestato a dicembre ha commesso almeno altri tre omicidi. Il colonnello Valerio Giardina, comandante dei Carabinieri di Bologna ha reso noto che le indagini per identificare chi ha agevolato la sua latitanza stanno andando avanti da mesi e stanno proseguendo, e grazie a intercettazioni telefoniche, ambientali e pedinamenti coloro che lo hanno aiutato sarebbero stati individuati.

Ad agevolare il killer sarebbe stata una rete composta da un numero di persone non inferiore a 10 e non superiore a 100. Probabilmente per non disturbare le indagini ancora in corso il colonnello ha dato informazioni vaghe, prevedendo che nei prossimi mesi saranno prodotti risultati in questo ambito.

Carcere di massima sicurezza per il killer

Nel frattempo le autorità spagnole hanno trasferito Norber Fehrer dal carcere di Teruel a quello di massima sicurezza di Zuera, nei pressi di Saragozza. Il carcere di Teruel non sarebbe stato adeguato ad un detenuto della sua pericolosità, nonostante fosse rinchiuso in isolamento e sorvegliato a vista ventiquattro ore su ventiquattro da diverse guardie carcerarie.

Durante questo periodo di detenzione il detenuto avrebbe mostrato grande sangue freddo, non avrebbe tradito alcuna emozione ne avrebbe mostrato alcun segno di pentimento. Anche dinnanzi alla folla che gli gridava "assassino, assassino" durante il trasferimento in carcere Igor si sarebbe mostrato imperturbabile.