Dopo la sparizione dei crocifissi dalle aule delle scuole e da diversi edifici pubblici, arriva come un secchio di acqua gelata la trovata di una insegnante della scuola primaria Beato Odorico da Pordenone di Zoppola, che ha pensato bene di sostituire la parola Gesù con la più asettica Perù nei canti natalizi.

Minuetto di Natale, questo il titolo del canto in questione, è stato quindi stravolto togliendo il nome di Gesù per evitare, così ha affermato la docente responsabile del fatto, di urtare la sensibilità di bambini che non appartengono alla religione cristiana, come quelli musulmani.

L’insegnante richiamata verbalmente

La sostituzione del nome di Gesù nella canzoncina di Natale eseguita dai bambini della scuola elementare non ha mancato di suscitare forte indignazione, dopo che due fratelli della classe in questione avrebbero intonato il canto durante il pranzo di Natale tra le mura domestiche e sotto lo sguardo attento della famiglia.

È così che è emerso l’episodio e per il quale i genitori dei due bambini avrebbero chiesto immediatamente spiegazioni alla dirigenza scolastica che, ignara di quanto fosse accaduto, ha provveduto a richiamare verbalmente l’insegnante. La donna, rammaricata, avrebbe affermato che ha agito solo per non turbare la sensibilità dei bambini musulmani o di altra confessione religiosa e che il fatto non si ripeterà mai più.

Sconcerto sui social

L’episodio, che ha già fatto il giro di tutti i social media e di parecchie testate giornalistiche regionali, ha destato profondo sconcerto anche tra le fila dei politici, come il governatore Debora Serracchiani che ha sottolineato l’importanza dell’apertura della regione Friuli Venezia Giulia a tutte le etnie, ma salvaguardando il proprio patrimonio culturale e religioso.

Quello che è accaduto, afferma la Serracchiani, si configura come un eccesso di zelo e un evidente tentativo di censurare le tradizioni cristiane italiane.

Grottesco e ridicolo è stato invece definito l'episodio da Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, che ha espresso grande indignazione nei confronti di una pseudo correttezza politica, in questo caso eccessiva e priva di decenza.

Sandra Savino, la parlamentare e coordinatrice di Forza Italia in Friuli, concentra il suo intervento sulla gravità del fatto in sé, che non solo appare come diseducativo nei confronti di un evento storico come la nascita di Gesù, ma che soprattutto ha visto la strumentalizzazione di bambini di otto anni per portare avanti personali convinzioni ideologiche, in barba alla laicità della scuola.