Nel corso degli ultimi anni gli abitanti di Termini Imerese sono diminuiti sempre di più e ci sono più anziani che giovani. Secondo quanto riportano i dati Istat, nel dicembre 2001 gli abitanti erano 26.966, mentre a dicembre 2016 sono 26.144. Un'emorragia che ancora oggi non ha fine. La città, nell'ultimo decennio, è caduta in una profonda crisi e difficilmente ne uscirà. Dati negativi si registrano quasi in ogni settore. Quello più colpito senza dubbio è il lavoro. Le imprese e i negozi chiudono e nessuno vuole investire nella città imerese.

Dati negativi nella fascia 0-14 anni

Scendendo più nel dettaglio: nel 2002 ci sono state 242 nascite e 260 decessi. I parti sono stati 47 in più rispetto al 2016 (195 nascite) mentre i decessi 13 in più del 2016 (247 morti). Per quanto riguarda la popolazione per fascia d'età: nel 2002 erano 1.408 i bambini da 0 a 4 anni (5,2% del totale della popolazione); 1.506 dai 5 ai 9 anni (5,6% del totale della popolazione) e 1.697 dai 10 ai 14 anni (6,3% del totale della popolazione). Complessivamente, la fascia di età che va da 0 a 14 anni rappresentava il 17,1% del totale della popolazione. A distanza di 14 anni questi numeri sono calati. Infatti, nel 2016 sono 1.123 i bambini da 0 a 4 anni (4,3% del totale della popolazione); 1.335 dai 5 ai 9 anni (5,1% del totale della popolazione) e 1.257 dai 10 ai 14 anni (4,8% del totale della popolazione).

Dal 2002 al 2016, quindi, i bambini della fascia d'età 0-14 sono diminuiti del 2,9%.

Dati in aumento nella fascia 60-74 anni

Crescono invece gli abitanti nella fascia 60-74 anni. Nel 2002 erano 1.467 (il 5,4% del totale della popolazione) nella fascia 60-64 anni; 1.340 (5,0% del totale della popolazione) nella fascia 65-69 anni e 1.180 (4,4% del totale della popolazione) nella fascia 70-74 anni.

Complessivamente, gli uomini e le donne di età compresa dai 60 ai 74 anni rappresentavano il 14,8% del totale della popolazione. Nel corso degli anni i numeri sono aumentati dell'1,9%. Nel 2016, gli uomini e le donne tra i 60 e i 64 anni erano 1.569 (6,0% del totale della popolazione); 1.629 dai 65 ai 69 anni (6,2% del totale della popolazione) e 1.193 dai 70 ai 74 anni (4,5% del totale della popolazione).

In totale gli abitanti dai 64 ai 74 anni costituivano il 16,7% del totale della popolazione. Dal 2002 al 2016, quindi, c'è stato un aumento dell'1,9% (persone fascia di età 60-74 anni).

Il biennio con il calo di popolazione più drastico è stato il 2010-2011. Nel 2010 la popolazione era di 27.702 abitanti, nel 2011 invece 26.709. Un calo di 993 persone (-3,58%).

Il parere del sociologo Pietro Piro

Secondo Piro i dati suggeriscono almeno due cose: che la popolazione invecchia sempre di più e che ci sono sempre meno abitanti. Per il sociologo occorrerebbe approfondire se la differenza numerica degli abitanti è dovuta solo ai decessi oppure è legata a un altro fenomeno decisivo per comprendere il nostro tempo: l'emigrazione.

"Di fatto - ha aggiunto - l'invecchiamento della popolazione richiede un ripensamento delle strutture di assistenza e di cura e un rinnovato interesse per la salute e la prevenzione". Allo stesso tempo, per lo studioso termitano, dovrebbero essere pensate politiche si sostegno alle giovani coppie sia in Termini lavorativi che previdenziali. Sostegno abitativo e di supporto alla genitorialità che permettano, a chi lo desidera, di creare una famiglia e di poterla mantenere. Solo con una politica di sostegno alle giovani coppie sarà possibile garantire un futuro alle nuove generazioni. "Nuove generazioni - ha concluso - che si troveranno comunque di fronte a problemi economici, politici, sociali e ambientali che erediteranno da generazioni che non hanno saputo risolvere le contraddizioni legate a una industrializzazione selvaggia e a una successiva de-industrializzazione - altrettanto selvaggia - che ha impoverito il territorio e rischia di farlo desertificare".