Lo hanno notato da lontano, steso sul marciapiede. A dare l'allarme sono stati alcuni operai di una ditta, giunti sul posto per fare dei lavori in un vicino cantiere di case in costruzione. Il corpo esanime di un anziano gioielliere, il 75enne Aldo Carli, era riverso a terra nel giardino della sua abitazione ad Opicina, frazione sull'altopiano carsico appena sopra trieste. Malviventi, il cui numero è ancora da definire, si sono introdotti nella notte tra martedì 19 e mercoledì 20 dicembre nella villa di proprietà di Carli mentre la vittima, con la madre Silvana, 94enne, e la moglie Zdenka, 62enne, dormivano.

Una notte tragica all'insegna della violenza e del terrore. L'anziano è deceduto durante l'assalto, ma resta da capire se sia morto per le percosse ricevute o per un malore.

Ritrovamento del corpo

Stando a una prima ricostruzione fatta dagli inquirenti di una vicenda che presenta ancora molti punti oscuri, i banditi si sono introdotti nella proprietà entrando dal cancello principale, azionando l'interruttore dopo aver forzato una rete metallica. La villetta a due piani in via del Refosco ad Opicina si trova in periferia, in una zona tranquilla abitata in prevalenza dalla comunità slovena. Al primo piano dell'edificio, Carli, titolare di una piccola gioielleria nel centro di Trieste, era con la mamma Silvana per assisterla.

La moglie era da sola al piano superiore. Quest'ultima, non si è accorta di nulla, né ha sentito rumori. I banditi cercavano oggetti di valore, forse credevano di andare a colpo sicuro. Invece le cose sono andate in tutt'altro modo, e non gli è rimasta che la via della fuga. Quando ieri mattina verso le 8 è stato scoperto il cadavere, gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

Poi è stata trovata in casa l'anziana mamma, stravolta e sofferente. Mentre la moglie, sconvolta, ha scoperto l'accaduto richiamata dal viavai di persone. Sul posto sono arrivate volanti della polizia, la Squadra Mobile e la Scientifica, oltre al magistrato che coordina le indagini, Federico Frezza, e al medico legale. Subito è partita la caccia ai banditi.

Cosa sappiamo dell'accaduto

Tra le prime ipotesi al vaglio degli investigatori e della Polizia scientifica che ha fatto i rilievi, all'esterno come all'interno della villetta, è che l'anziana madre e il figlio siano stati sorpresi nel sonno dai malviventi. A causa del trambusto, i due si sarebbero alzati dal letto per verificare cosa stesse accadendo. I ladri, allora, avrebbero prima immobilizzato al letto la mamma, dopo averla picchiata e cercando anche di soffocarla con un cuscino. La 94enne, a quel punto, avrebbe finto d'essere già morta. Suo figlio avrebbe cercato di intervenire, ma sarebbe stato a sua volta bloccato e malmenato. Poi sarebbe riuscito a divincolarsi nel disperato tentativo di dare l'allarme.

Questo spiegherebbe perché sia stato trovato senza vita nel giardino, con evidenti segni di percosse, escoriazioni sul corpo e ai polsi. Sul cadavere è stata disposta l'autopsia per accertare l'esatta causa della morte. La 94enne sopravvissuta, in forte stato di choc, presentava ferite al volto e anche lei contusioni. Trasportata all'ospedale di Cattinara, finora non è stata in grado di dare nessuna indicazione sull'accaduto. I banditi hanno messo la casa completamente a soqquadro. Sembrerebbe che fossero ladri non professionisti. Scoperti dal proprietario, sono stati incapaci di gestire la situazione, hanno reagito con una modalità disorganizzata e feroce. Al punto di picchiare persino un'inerme donna quasi centenaria. Di loro ancora nessuna traccia.