La notizia risulta essere di ieri, 14 dicembre 2017, e viene diffusa dai maggiori quotidiani nazionali. In Gran Bretagna esiste un medico ormai soprannominato 'Zorro' perché è stato accusato già nel 2013 di aver inciso le sue iniziali sui fegati dei suoi pazienti. Perché il caso ora si riapre? Perché la sentenza relativa alla sua condanna sarà comunicata il prossimo 12 gennaio. Il medico ha comunque confessato di aver realmente firmato sui fegati di due persone quattro anni fa. Ma quali sono esattamente i dettagli della vicenda?

Il chirurgo che si firma sui fegati dei pazienti: ecco 'Zorro'

È stato accusato di aver inciso sul fegato di alcuni pazienti le proprie iniziali 'SB'. Chi è? È un chirurgo che è stato denunciato per questo motivo da più di una persona già nel 2013. Dov'è successo? In Gran Bretagna. Come scrive il quotidiano 'Il Messaggero', il medico operava all'osservatorio universitario di Birmingham, precisamente al 'Queen Elizabeth'. Lì Simon Bramhall era soprannominato dagli altri medici 'Zorro' perché, a quanto pare, dopo aver operato i pazienti al fegato lasciava scritte le sue iniziali. Come si è scoperta la cosa? Per caso, quando un uomo che era stato proprio operato da 'Zorro', si è dovuto sottoporre di nuovo ad un'ulteriore operazione, che però è stata effettuata da un collega dell'accusato.

Quest'ultimo ha riconosciuto le sigle e tale 'scoperta' c'è stata nel 2013. Il punto è che le accuse risultano giuste poiché lo stesso chirurgo ha confessato davanti al giudice e ha confermato tutto. Ma come faceva a realizzare la sua firma sul fegato dei pazienti? Cosa utilizzava per riuscirci?

I dettagli: come faceva a firmarsi e le accuse

Ma come faceva 'Zorro' a firmarsi? Come riporta il sito 'www.tgcom24.mediaset.it', usava un gas chiamato 'argon' che serve anche per cicatrizzare. Il medico è stato accusato da ben due persone che avevano fatto il trapianto di fegato nel 2013 ma non si sa se abbia compiuto lo stesso reato anche con altri pazienti.

Ma cos'è accaduto dal 2013, anno in cui si è scoperto tutto, fino ad oggi? Nel 2014 il medico 53enne aveva deciso di dimettersi spiegando il suo 'errore'. Nel periodo in cui esercitava, era considerato uno dei migliori medici dell'osservatorio universitario in cui lavorava. Ora il caso si è riaperto perché nel prossimo gennaio ci sarà la sentenza. Il gas argon tuttavia non è dannoso né per il fegato né per l'organismo, a quanto pare, ma fatto sta che questo medico ha compiuto un grave reato e ancora deve rispondere alle accuse e a breve subire un'ulteriore udienza che porterà alla sentenza.