Le condizioni meteorologiche continuano a non lasciare tregua, soprattutto nelle zone alpine, dove già nella settimana scorsa si sono registrati i primi seri disagi dovuti alle forti nevicate. Dopo quanto accaduto a Cervinia, infatti, questa volta è la famosa località montana di zermatt a subire le conseguenze della neve che continua a cadere in abbondanza. Sita a 1600 metri sopra il livello del mare e molto amata dai VIP, è rimasta bloccata per via dell'allerta valanghe diffusa in zona. In più, coloro i quali si trovavano in città hanno dovuto trascorrere alcune ore senza energia elettrica, a causa di un blackout.

Zermatt bloccata

Nell'Alto Vallese le forti nevicate che si stanno verificando negli ultimi giorni stanno creando grandi disagi, anche in località dove fenomeni di questo tipo dovrebbero essere piuttosto frequenti. Nonostante ciò, le precipitazioni nevose hanno creato un deposito sulla superficie di oltre due metri, accumulatosi in sole 24 ore. Ne è disceso dunque un accrescimento del pericolo di valanghe, giunto fino al grado massimo e che adesso sta interessando non solo la città di Zermatt, ma anche le zone limitrofe come la valle di Saas, di Sempione Villaggio, di Gondo, di Arolla e di Zinal. In virtù dell'allarme lanciato dalle autorità locali, è stato sospeso il transito lungo tutte le strade che mettono in collegamento la nota località sciistica e le città nei paraggi: non è possibile dunque né partire né arrivare, il tutto dalle ore 9 di ieri mattina.

La neve blocca 13 mila persone

Gli oltre due metri di neve depositatisi negli ultimi due giorni hanno letteralmente bloccato ogni tipo di comunicazione che la città dei VIP, Zermatt, potesse avere con le aree limitrofe. Così, ben 13 mila persone, di cui circa 7200 dovrebbero alloggiare negli hotel e 6200 negli appartamenti, sono costrette a subire le conseguenze del maltempo.

A tal proposito, la responsabile della municipalità, Janine Imesch, ha chiarito che, nonostante il grado 5 legato al pericolo di valanghe, la situazione è tranquilla. ''Non c'è panico'', ha affermato; inoltre il blackout di questa mattina, durato circa due ore, non ha creato alcun episodio spiacevole. Non resta dunque che attendere miglioramenti meteorologici, cosa che purtroppo non avverrà nelle prossime giornate: fino a mercoledì permarrà il pericolo valanghe, alimentato dal fatto che continua a piovere fino a quota 2000 metri. Per questo motivo numerose strade, anche secondarie, sono state interrotte, proprio per via di eventuali colate di fango e frane.