Dopo circa 14 anni di latitanza dorata, un vecchio boss della Yakuza giapponese è stato pizzicato dalla polizia thailandese che è arrivata a lui grazie alle immagini del suo corpo tatuato su Facebook. La cattura del criminale giapponese, Shigeharu Shirai di 72 anni, è avvenuta mercoledì mentre faceva shopping come consuedudine nel mercato principale di Lopburi dove viveva.

Ricercato dalla polizia giapponese dal 2003

Le autorità giapponesi avevano cercato di arrestarlo per un suo presunto coinvolgimento in una sparatoria nella quale aveva perso la vita un suo acerrimo rivale nel 2003.

Da quel momento il boss aveva fatto perdere le sue tracce rifugiandosi in Thailandia, eleggendola come suo "buen retiro" per trascorrere il pensionamento obbligato con un'apparante vita pacifica. Purtroppo la sua vanità gli è stata fatale. Si è messo a giocare a scacchi per strada, come si usa in questo paese, e questo sarebbe stato normale, ma lo ha fatto denudandosi mostrando così il suo il corpo completamente tatuato. Questo non è passato innosservato, e un suo concittadino ha pensato bene di immortalarlo e di caricare la foto su Facebook. Ecco fatto, l'immagine è diventata subito virale, e in pochissimo tempo ha avuto più di 10.000 condivisioni. Le immagini hanno però anche catturato l'attenzione della polizia giapponese, alla quale non è neppure sfuggito il particolare del mignolo sinistro mancate al pensionato, che ha subito allertato le autorità thailandesi.

Lo "Yubitsume", è un rituale dei membri della yacuza per espiare la colpa di gravi scorrettezze compiute verso qualcuno, un modo per essere puniti o mostrare scuse sincere.

Le origini della Yacuza

La yakuza è emersa nel caos del Giappone del dopoguerra, trasformandosi in organizzazioni criminali multimiliardarie coinvolte nel gioco d'azzardo, nella droga, nella prostituzione, nel prestito, nelle protezioni e nel crimine dei colletti bianchi.

Furono tollerati come male necessario per mantenere l'ordine per le strade, per quanto i mezzi non fossero ortodossi. A differenza della mafia italiana o delle triadi cinesi, la yacuza non è illegale e ogni gruppo ha il proprio quartier generale, a volte non lontano dalla sede della polizia. Shigeharu Shirai è accusato di aver ucciso il boss di una fazione rivale, per questo omicidio 7 membri della sua banda hanno avuto condanne dai 12 ai 17 anni.

Pur ammettendo di essere il capo della yacuza "Kodokai", ramo cadetto della più grande yacuza giapponese, la Yamaguchi-gumi, ha negato di aver preso parte all'assalto che ha portato alla morte il rivale. A detta del portavove della polizia thailandese, Gen Wirachai Songmetta, il boss giapponese ha sempre mantenuto un profilo molto basso durante il suo soggiorno in Thailandia, ricevendo denaro due o tre volte all'anno da un giapponese che veniva a trovarlo. Per ora è stato arrestato per ingresso illegale nel paese, essendo privo di passaporto e di visto, ma sarà presto estradato in Giappone per essere processato.