Ormai nel Regno Unito è conosciuto col soprannome di "Zorro delle sale operatorie". Da imputato nelle aule di tribunale ha cercato di giustificarsi aggravando la sua posizione: ha sostenuto che ha lasciato 'il segno' solo per sfogare lo stress. Simon Bramhall, un chirurgo inglese 53enne, è stato costretto ad ammettere le sue responsabilità davanti a un giudice della Birmingham Crown Court: è colpevole di aver lasciato le sue iniziali sul fegato di almeno due pazienti a conclusione di due trapianti. Alla fine del processo molto seguito dagli inglesi, è stato condannato: se l'e cavata con una multa di 10mila sterline, circa 11mila euro, e un anno di lavoro da fare gratuitamente.

Laser usato come una spada

Ha agito in modo 'bizzarro' e deontologicamente riprovevole senza che vi fosse alcuna necessità clinica. E, ovviamente, senza il consenso dei pazienti che anzi erano totalmente all'oscuro di essere stati "siglati". Il chirurgo che la stampa inglese definisce a dir poco "arrogante", ha usato il laser argon che in sala operatoria serve per arrestare le emorragie come fosse una spada. Si è trasformato in Zorro per firmare i suoi interventi chirurgici. Ha inciso le sue iniziali sul fegato di due pazienti appena trapiantati con lo strumento per cicatrizzare le ferite come in un gioco narcisistico. Gli interventi sono stati fatti rispettivamente il 9 febbraio e il 21 agosto 2013.

Questa storia veramente assurda che ha come protagonista Simon Bramhall, forse sarebbe passata sotto silenzio e non sarebbe mai venuta a galla, se uno dei suoi pazienti non avesse avuto bisogno di un ulteriore intervento eseguito da un altro chirurgo che ha scoperto l'anomalia. Il collega ha fotografato con un telefonino la sigla "SB".

Il chirurgo nel 2013 è stato sospeso dal Queen Elizabeth Hospital di Birmingham dopo un'indagine disciplinare interna e nel 2014 si è dimesso. Può darsi che ci siano stati anche altre casi, ma sono difficilmente riscontrabili.

La condanna

Un paziente ha accettato di testimoniare in tribunale dietro copertura dell'anonimato. Ha detto di essersi sentito violato.

"Stiamo parlando di persone, non di libri per gli autografi", hanno protestato associazioni che difendono i pazienti. E l'Ordine dei medici l'ha condannato perché ha screditato la professione. Il chirurgo ha ammesso davanti al giudice che il suo comportamento non ha motivo né giustificazione, ma che era stressato perché le due operazioni erano state particolarmente lunghe e difficili. Il giudice ha detto che è comprensibile che lo stress possa aver inficiato la capacità di giudizio del medico, ma una simile condotta è stata il frutto di un'arroganza professionale. Anche se non ha arrecato nessun danno agli organi dei pazienti anestetizzati, né è stata compromessa la funzionalità, il chirurgo si è macchiato di un comportamento criminale.

"Ha abusato del suo potere e tradito la fiducia che questi pazienti avevano riposto in lei", ha sostenuto il giudice Paul Ferrer condannandolo. Bramhall, che continua a esercitare la professione di medico in un ambulatorio del sistema sanitario nazionale dello Herefordshire per un anno dovrà lavorare gratuitamente.