Una vicenda macabra. Il tribunale della città di Nizza ha condannato a 22 anni di carcere Patricia Dagorn per l'omicidio di due anziani e il tentato omicidio di altri due. La donna di 57 anni, soprannominata dai giornali la vedova nera della costa azzurra è stata riconosciuta colpevole dell'assassinio di due pensionati con i quali aveva istaurato una relazione amorosa. Secondo i magistrati la donna ha proditoriamente adescato e circuito uomini più grandi di età di lei allo scopo di estorcere soldi, e poi li ha avvelenati.

La vedova nera francese

Patricia Dagord originaria di una cittadina del nord della Francia era giunta sulla costa Azzurra nel 2011.

Da subito la donna aveva cominciato a frequentare uomini più maturi di lei tramite un'agenzia di incontri. La condannata irretiva e circuiva pensionati infatti allo scopo di portare via loro del denaro poi li drogava con del Valium. Metteva il sonnifero nei loro pasti e fuggiva. La dinamica del reato era sempre la stessa, faceva firmare ai malcapitati degli assegni in suo favore e poi edulcorava il loro cibo con la sostanza sedante che adoperava in grandi quantità.

Le vittime accertate

Secondo al polizia francese la donna condannata in precedenza a 5 anni di carcere per avere derubato persone più deboli, ha incontrato almeno 20 uomini dal suo arrivo a Nizza. Per i magistrati infatti il primo omicidio commesso dall'imputata sarebbe stato quello di Michel Knefel il cui corpo è stato rinvenuto presso un rinomato hotel della riviera.

Poco prima di morire l'uomo ha trasferito tutto il suo denaro sul conto corrente bancario della 57 enne. L'anno successivo la Dagorn ha derubato e picchiato Robert Mazereau, un 87 enne originario dell'alta Savoia, l'uomo è riuscito però a sopravvivere all'aggressione. Per questo reato la donna è stata condannata dai tribunali di Annemasse.

A puntare il dito contro la vedova nera definita dalla corte giudicante francese, una donna senza scrupoli e fortemente venale sono stati altri due pensionati Robert Vaux e Ange Pisciotta. La donna li ha drogati con dei neurolettici nel periodo in cui li ha frequentati. Infine la malvivente ha anche ucciso Francesco Filippone di 85 anni, quest'ultima vittima è stata trovata morta all'interno della sua abitazione in evidente stato di decomposizione riverso nella sua vasca da bagno, dopo avere versato 21 mila euro alla donna.

La condanna

Il pubblico ministero Annie Brunet Fuster ha proposto inizialmente per l'imputata una condanna a 30 di carcere. La Dagorn ha sempre dichiarato la sua innocenza ed estraneità ai fatti. Il magistrato comunque ha ritenuto la donna colpevole dei reati a lei contestati e le ha inflitto una pena detentiva di 22 anni.