La Presidente di regione del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani ha inviato ai sindaci della regione un vademecum di settantasei pagine, sul Cerimoniale e Protocollo da seguire scrupolosamente, redatto in collaborazione con l’Associazione nazionale cerimonialisti. Il decalogo, inviato ai primi cittadini di ogni Comune, invita i sindaci a lavarsi quotidianamente, essere sempre in ordine con capelli, barba e baffi curati. Il prontuario è severo anche nei confronti delle sindache e prevede il divieto d'indossare minigonne, informandole che la gonna deve tassativamente arrivare al ginocchio.

I sandali non possono essere indossati neanche nei mesi estivi e per i colori degli abiti sono consentite le pastello riservando il tailleur nero soltanto per le cerimonie. I gioielli devono essere sobri e mai volgari. Gli uomini hanno un regolamento a cui adattarsi di tutto rispetto: la cravatta e la pochette non devono essere della stessa fantasia. I colori ammessi sono il grigio e il blu, il gessato è tollerato soltanto se a riga stretta e mai di colore nero. Durante la giornata i sindaci devono indossare una camicia azzurra a tinta unita o al massimo, con una righina. La camicia bianca è autorizzata durante le cerimonie o per eventi serali. Vietatissimo è indossare calze corte. La Presidente ritiene che la forma sia molto importante per evitare d'incorrere in brutte figure.

Alcuni sindaci hanno polemizzato su twitter: 'Siamo allo sbando'

Ovviamente i sindaci sono rimasti perplessi. Il vademecum che ricorda loro di lavarsi ha creato qualche polemica. Pierluigi Molinaro, sindaco di Forgaria nel Friuli evidentemente irritato, ha condiviso su twitter alcuni estratti della comunicazione ricevuta dalla Presidente, commentando: "La Presidente ha inviato a tutti i sindaci un vademecum su come ci si deve vestire, lavare, tutti in fila per due a capo chino.

Siamo allo sbando." La Presidente dimostrando poca fiducia nell'educazione dei primi cittadini ricorda le elementari regole del galateo, ricordando di non parlare mai a bocca piena e di masticare a bocca chiusa. Vietato sorbire i liquidi facendo rumore ed è proibito bere il brodo direttamente dalla tazza. Spiega ai sindaci che la forchetta non è una ruspa e il coltello non è un pugnale invitando i primi cittadini a pulirsi la bocca prima di bere.

La Regione, stupita dal brusio di disappunto che si è sollevato tra i sindaci, precisa che il vademecum tratta tematiche quali le cerimonie, i giuramenti, la messaggistica formale, l'uso del tricolore e informa che le pagine che si riferiscono al bon ton sono poche ma dovute.