Russia, Volgograd. Una giovane coppia di 34 anni vive insieme alla figlia dodicenne ma questa non è una famiglia come le altre. Quotidianamente, marito e moglie abusavano sessualmente della loro figlia.

Madre e padre entrambi i suoi aguzzini

A scoperchiare tutta la vicenda è stato un medico specialista che durante una visita medica alla ragazzina ha appreso, con suo immenso sconcerto e stupore, che non era più vergine. In quella situazione, la giovane si è sentita messa nella condizione di confessare al dottore quello che le stava accadendo e ciò che i suoi genitori le stavano facendo.

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’adolescente sarebbe stata quotidianamente e ripetutamente violentata da Dicembre 2016 fino a Marzo 2017. Il padre avrebbe abusato della figlia ogni giorno e la madre, complice di tutto, a volte la torturava con giocattoli erotici.

Inoltre, la ragazzina era costretta a dormire nel letto con i propri genitori e, in alcune occasioni, veniva forzata a prendere parte a rapporti a tre insieme alla coppia.

Appena le forze dell’ordine hanno scoperto l’orrore che si celava dentro quella casa, hanno provveduto immediatamente a togliere la custodia dell'adolescente e affidarla ai servizi sociali.

Volevano prepararla alla vita adulta

La madre della dodicenne si è giustificata dichiarando era meglio che tutto ciò accadesse con loro piuttosto che con un maniaco sessuale.

Ora, i due genitori sono accusati di pedofilia e rinviati in custodia cautelare a Volgograd. Secondo il Daily Mail, la coppia rischierebbe 20 anni di carcere.

La donna ha provato nuovamente a giustificarsi spiegando che anche lei, all’età di 13 anni, ha subito ripetute violenze sessuali. Poi, continuando su questa linea ha proseguito affermando di agire per una buona intenzione ovvero preparare la figlia alla vita adulta.

Durante l’arresto, la coppia ha candidamente ammesso di abusare della figlia perché convinti che fosse meglio per lei perdere la verginità con il padre piuttosto che apprendere i dettagli della vita sessuale in altri modi e con altre persone.

La polizia ha inoltre dichiarato che, oltre alla ragazzina e ai genitori, nello stesso edificio vivevano anche la nonna e la bisnonna che però hanno affermato di non aver mai avuto mal alcun tipo di sospetto su quanto stesse accadendo alla loro nipotina e che cosa stesse attraversando per colpa dei genitori.