Lunedì prossimo, il 22 gennaio, arriverà in tutte le librerie un nuovo libro sui segreti del Vaticano ai tempi di Papa Bergoglio. Tutti gli uomini di Francesco. I nuovi cardinali si raccontano, questo il titolo del libro scritto da Fabio Marchese Ragona, e arricchito dalla prestigiosa prefazione del cardinale Oscar Andrés Rodrìguez Maradiaga, pubblicata dall'edizione odierna del Corriere della Sera.

Gli aneddoti ed i racconti del potente Cardinale sono a dir poco esplosivi, soprattutto nel racconto di alcuni episodi avvenuti durante il Conclave dal quale uscì l'elezione di Papa Francesco, al quale Maradiaga prese parte da protagonista.

Come molti sapranno i partecipanti alle elezioni papali promettono e mantengono silenzio assoluto riguardo ogni fatto importante accaduto fino a quando non avviene l'agognata fumata bianca, ma possono raccontare fatti o notizie secondarie che rimangono comunque rilevanti per gli storici. E questo racconto si riferisce ai giorni immediatamente successivi alle dimissioni di papa Benedetto, mentre ci si preparava al conclave.

E proprio riguardo al 2013 il cardinale, nella prefazione, racconta testuale che "Non posso certo dire cosa è successo all'interno della Sistina, durante il conclave, ma posso raccontare una cosa: quando iniziò a delinearsi la figura dell'arcivescovo di Buenos Aires come possibile nuovo Pontefice, le famose cordate clericali di cui oggi Francesco parla tanto (coloro che oggi si oppongono al Pontefice in Vaticano, ndr), iniziarono a muoversi per ostacolare il disegno di Dio che stava per realizzarsi. Qualcuno (...) addirittura mise in giro la voce a Santa Marta che Bergoglio fosse ammalato, che fosse senza un polmone".

Addirittura Maradiaga prosegue rivelando che, dopo aver parlato con altri cardinali, decise di chiedere lumi all'allora Arcivescovo Bergoglio riguardo al suo reale stato di Salute.

Così si recò di persona a Buenos Aires e, riferendogli le voci che circolavano in Vaticano, ricevette una risposta alquanto stupita dal futuro Papa. Che gli raccontò di avere si qualche problema di sciatica e che, riguardo al polmone, di aver avuto un intervento di poco conto addirittura quando era giovanissimo per via di una fastidiosa ciste. Quella sua visita fu decisiva per rassicurare tutti coloro che avevano manifestato l'intenzione di votare l'argentino in conclave e probabilmente fu decisiva per eleggere il futuro Papa Francesco.