In egitto la Messa di mezzanotte quest'anno sarà celebrata per la prima volta nella nuova Cattedrale nella nuova capitale amministrativa dell'Egitto. Alla cerimonia parteciperanno il presidente Abdel-Fattah Al-Sisi, il ministro della Difesa Sedki Sobhi, alti funzionari governativi e ambasciatori stranieri. Si è mantenuta la promessa fatta dal presidente Al-Sisi l'anno scorso mentre partecipava alla Messa di Natale nella Cattedrale di San Marco ad Abbasiya. La nuova cattedrale presenta due grandi volte, larghe 40 metri, che coprono la navata centrale ed al loro incrocio una cupola si erge su quattro archi centrali.

Le due estremità della navata incrociata e l'estremità occidentale della navata centrale terminano in grandi semi-cupole mentre l'area dell'abside è affiancata all'esterno da due guglie di 60 metri.

La nuova Cattedrale simbolo di unità

papa tawadros ha supervisionato e approvato il progetto originale e le successive modifiche, descrivendo il completamento della nuova cattedrale nella nuova capitale amministrativa come un evento storico senza precedenti. "Il presidente ha fatto una promessa quando è venuto ad offrire gli auguri nel 2017 e l'ha mantenuta. Pregheremo nella nuova cattedrale, che è stata nominata la Natività di Cristo, questo Natale. Mai prima d'ora una chiesa di questa bellezza e dimensioni è stata costruita.

Prego che il 2018 porti il meglio per l'Egitto ", ha dichiarato il Papa, sottolineando che le difficoltà incontrate dall'Egitto non minano la solidarietà e l'unità del popolo egiziano, incoraggiando le generazioni future a prendersi cura della propria nazione. Secondo l'architetto Faweil Saber, la Cattedrale della Natività occupa il 30 per cento del sito di 4,14 ettari destinato al complesso.

La cattedrale può ospitare 8.200 fedeli e il complesso è stato progettato intorno a una grande piazza centrale dove vi è la residenza papale, una sala di ricevimento, sale riunioni e uffici. La collaborazione tra le chiese e il ministero degli interni si è intensificata prima delle celebrazioni natalizie, in tutto l'Egitto le misure di sicurezza si sono intensificati attorno a tutte le chiese d'Egitto.

Natale 7 gennaio, perchè diverso?

I cristiani copti-ortodossi - che costituiscono il 90 per cento dei cristiani egiziani concluderanno i 43 giorni di digiuno e celebreranno il Santo Natale. La festività arriva quasi due settimane dopo che la maggior parte delle confessioni occidentali, tra cui cattolici e protestanti, hanno celebrato il Natale il 25 dicembre. La differenza di fatto deriva dall'uso di calendari diversi, non da una disputa teologica di fondo. Sebbene la data esatta della nascita di Gesù rimane sconosciuta, nei primi secoli dopo la sua morte, le chiese di tutto il mondo accettarono di celebrare la natività di Gesù Cristo il 25 dicembre (29 Kiahk nel calendario copto), molto probabilmente per sostituire la festa pagana che celebrava il solstizio d'inverno romano che continuò ad essere osservato fino ad allora.

Celebrare la nascita di Cristo, considerato dai cristiani come "la luce del mondo", è anche astronomicamente adatto, poiché la notte inizia a ridursi e la luce del giorno si allunga verso la metà di dicembre. Le diverse date della celebrazione nel periodo moderno sono il risultato di un cambiamento nel calendario; mentre le chiese occidentali seguono il calendario gregoriano, le chiese ortodosse continuano a seguire il vecchio calendario giuliano (dal nome di Giulio Cesare che lo introdusse nel 46 a.C), che a sua volta è in linea con l'antico calendario copto. Fino al calendario giuliano, la data del 25 dicembre e del 29 Kiahk nel calendario copto coincidevano nello stesso giorno di ogni anno, ma l'introduzione del calendario gregoriano ha cambiato questo allineamento.

Nel XVI secolo, papa Gregorio XIII della Chiesa cattolica romana fece studiare il calendario ai suoi astronomi e si rese conto che l'anno giuliano era 11 minuti più breve rispetto all'anno solare attuale. Per correggere ciò, Papa Gregorio ha ricalcolato l'intero sistema e ridimensionato i giorni in più per il suo nuovo calendario gregoriano. Nel corso del tempo, gli 11 minuti ogni 400 anni formano 3 giorni, come risultato di tale differenza, il calendario giuliano è ora 13 giorni indietro rispetto al calendario gregoriano, e il 25 dicembre nel sistema giuliano cade il 7 gennaio nel sistema gregoriano. La Chiesa ortodossa copta ha continuato a usare il vecchio calendario dove il 29 Kiahk (o il 25 dicembre nel calendario giuliano) cade, sotto il sistema gregoriano il 7 gennaio.