Non si placano le polemiche nei confronti del comico Gene Gnocchi a seguito delle sue dichiarazioni in merito al maiale che era stato ripreso dalla Meloni vagare per le strade di Roma. Nell'occasione Giorgia Meloni aveva pubblicato il video del maiale attraverso i social network, ironizzando sulla gestione del Sindaco Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle. Il personaggio televisivo, famoso per la sua ironia ma soprattutto per la sua vicinanza ai partiti di sinistra, non aveva esitato a commentare la vicenda dicendo pubblicamente che il maiale in questione era niente meno che Claretta Petacci che vagava per le strade di Roma, concludendo con una risata a crepapelle che aveva coinvolto le persone presenti in studio a Di Martedì.

Le sue dichiarazioni hanno scatenato una vera e propria ondata di contestazioni, per aver paragonato una ragazza barbaramente uccisa ad un maiale.

Tutti contro Gnocchi, le sue parole sarebbero 'ironia disgustosa'

La reazione non è mancata ed attraverso i social network prima ed in Tv dopo, sono arrivate moltissime proteste contro il comico che con la sua battuta, ha scatenato quella che potrebbe definirsi come una vera e propria caccia all'uomo nei suoi confronti. Tra i vari personaggi dello spettacolo, Nicola Porro ha voluto pubblicare attraverso i social un videomessaggio. Il noto giornalista non ha esitato a contestare quanto accaduto ed a sollevare un vero polverone mediatico che ha raccolto già molti consensi.

La rabbia di Porro si è scatenata contro Gene Gnocchi e non solo, il giornalista non ha esitato a chiamare in causa la ex presidentessa della Camera dei Deputati, Laura Boldrini ed in generale tutto il movimento delle femministe.

Laura Boldrini chiamata in causa sulle dichiarazioni del comico

Parole dure e ricche di rabbia quelle di Nicola Porro contro Gnocchi e contro le femministe in genere, l'accusa lanciata sarebbe quella di non aver fatto alcuna dichiarazione in merito all'accaduto, visto che in altre occasioni la Boldrini si sarebbe auto eletta protettrice dei diritti delle donne.

Solo poco tempo addietro, infatti, fece molto clamore la vicenda inerente ad alcuni adesivi distribuiti in occasione di una partita di calcio, i quali ritraevano il volto di Anna Frank. In quella occasione la ex presidentessa della Camera si mobilitò in prima persona per chiedere giustizia in nome di tutte le donne.

La contestazione arriva sotto casa di Gene Gnocchi

Quella che per il comico poteva sembrare una battuta, per altri non lo è affatto. Dopo le contestazioni mediatiche, alcuni militanti di Forza Nuova sono passati dalle parole ai fatti, riuscendo ad affiggere uno striscione di grandi dimensioni proprio sotto l'abitazione di Gnocchi. Lo striscione cita la parola "Vigliacco", ovviamente riferito al suo comportamento nei confronti di Claretta Petacci, "una donna di straordinaria bellezza, la cui unica colpa fu quella di innamorarsi perdutamente di un uomo, Benito Mussolini, fino al punto di sacrificare la sua vita per lui. La Petacci venne martoriata, violentata ed appesa in pubblica piazza" dicono dal partito.