Si sono chiusi per sempre i grandi occhioni di Lucy, la piccola bimba di soli otto anni intrappolata in un corpo centenario da una rarissima malattia. La bambina viveva in Irlanda con i suoi genitori Stephanie e David Parke di Ballyward i quali hanno visto morire la loro figlia giorno dopo giorno, invecchiando precocemente a causa della sindrome di Hutchinson-Gilford comunemente denominata 'progenia' una malattia genetica molto rara, che provoca il precoce invecchiamento del corpo.

Lucy aveva un cuore forte

La piccola Lucy aveva un cuore molto forte e nonostante tutto, aveva un grande amore per la sua vita.

Lo hanno dichiarato suo padre e sua madre al momento dell'annuncio della morte, inoltre si sono detti anche molto orgogliosi di essere stati i suoi genitori. Questa sindrome è molto rara nel genere umano e tutti i bambini che vengono colpiti da questa atroce patologia, hanno un'aspettativa di vita che non supera i venti anni. Una recente statistica medica, ha rilevato che l'incidenza di questa sindrome, è pari a 1 su 4 milioni di nascite, al momento in tutto il mondo si registrano solo 100 casi. La madre Stephanie, ha scritto una lettera nella quale spiega tutto il dramma della piccola bimba, dedicandole anche una poesia. Poi chiude con un pensiero straziante ma significativo: "Ci mancherai ogni singolo giorno".

Una vita di esempio e coraggio

La breve esistenza di Lucy, ha lasciato il segno tra la gente perché è stato un drammatico percorso di sofferenza, ma anche e soprattutto di esempio e coraggio. Queste parole sono state riportate da Catherine Campbell, che ha intervistato Stephanie, riportando l'intero colloquio all'interno del suo libro "When We Can not, God Can".

La scrittrice ha spiegato di aver conosciuto personalmente Lucy e di aver condiviso un tratto della sua vita. Ha spiegato che la bimba ha combattuto in maniera forte e coraggiosa con la malattia che devastava il suo corpo in breve tempo giorno per giorno. Nel suo libro ha anche scritto che ora Lucy è libera sia dal dolore, che dalla patologia che le ha martoriato l'esistenza.

Vivere otto anni della propria vita in un corpo che invecchia a vista d'occhio e sopportare tutte le problematiche che un fisico di oltre cento anni può causare, non è certamente una cosa semplice. Lucy ha saputo regalare esperienza di vita e insegnamenti a tutti coloro che le sono stati vicino, mancheranno i suoi sorrisi, le sue risate e i suoi abbracci. Per rimanere sempre aggiornati su questo argomento e su tutti gli articoli proposti da questo autore, continuate a seguirci.