Si è diffusa in questi giorni la notizia di una strana eredità: un vicentino, Gabriele Costa di 40 anni, viene dichiarato unico erede della zia deceduta alla fine del 2017 nella città di Reggio Emilia. L'uomo scopre così di essere diventato proprietario di una casa della città e, recatosi poi nella banca della zia, viene a sapere che esiste una cassetta di sicurezza a suo nome: non appena la apre, Gabriele rimane allibito nel vedere una vera piccola fortuna in mazzette, probabilmente i risparmi di tutta una vita. Il piccolo particolare che però lo lascia perplesso e allibito è che si trova di fronte a banconote da 100 e altri tagli per un totale di 985.000.000 di lire.

La prima cosa che Gabriele pensa è: "Sono ricco", ma la seconda lo preoccupa decisamente in quanto si chiede se le vecchie care lirette abbiano ancora corso.

Si reca quindi a Bankitalia, la banca centrale e la sola che potrebbe dargli una risposta, ma la risposta è secca e lapidaria: No, quelle banconote sono solo carta straccia: non c'è possibilità di conversione. Infatti i termini di legge stabilivano che le lire potessero essere commutate in Euro per 10 anni dopo l'entrata in vigore dello stesso, cioè entro il 2012.

Le Lire italiane hanno ancora valore?

A tutti sarà capitato di trovare dentro qualche vecchio pantalone, nei bordi scuciti di una giacca o schiacciate sul fondo di una borsa che non si usa più delle Lire, ma se si suppone per un momento di trovare delle cifre consistenti, fosse anche solo una banconota da 100.000, il vecchio classico buon Michelangelo, avremmo tra le mani davvero il corrispondente in Euro, cioè più o meno 50 €, che non sarebbero affatto da buttar via?

Ebbene, come ha comprovato l'esperienza del signor Gabriele di Vicenza, fino al 2012, sarebbe bastato recarsi con la banconota alla Bankitalia più vicina per avere il cambio in Euro. Ora che sono ormai decorsi i termini di legge, non rimane che incorniciarla a ricordo di un'altra epoca che si rimpiange a torto, dimenticandosi i dolori e le grane a favore di una leggendaria mitologia che ormai fa parlare molti (basta pensare alle offerte politiche di questi giorni) di un periodo d'oro cui si potrebbe tornare uscendo (disastrosamente) dall'Euro.

E il Signor Gabriele da Vicenza?

Ancora sotto choc, non si è rassegnato o accontentato della casa e di tenere le banconote, magari cercando di venderne, una qua e una là, ai patiti della Numismatica che probabilmente gliele pagherebbero anche bene, senza però la capitalizzazione totale di 985.000. 000 di Lire in Euro.

Allora, come rivela Il Resto del Carlino che si è occupato in modo approfondito dell'argomento, Gabriele si è rivolto alla Fondazione Italiana Risparmiatori che offre anche assistenza legale e ha deciso per il ricorso: le basi legali ci sarebbero in quanto la giurisprudenza fa presente che i termini di legge devono partire da quando il soggetto è in grado di far valere il proprio diritto in merito.

In questo caso, Gabriele si è rivolto a Bankitalia solo adesso, non per trascuratezza o dimenticanza, ma perché è venuto in possesso del 'tesoretto' dopo la morte della zia nell'ottobre scorso. Quindi i 10 anni dovrebbero decorrere da allora. In attesa del responso giudiziale, è quindi consigliato cercare in casa e comunque, non buttar via le vecchie lire: meglio attendere, non si sa mai.