Uccisa, smembrata e cucinata dall'ex marito. Era scomparsa da diversi giorni, da quando, il 13 gennaio scorso, aveva fatto perdere le sue tracce e si pensava all'ipotesi di un allontanamento volontario. Ma la sorte è stata ben diversa e ben più crudele per Magdalena Aguilar Romero, 28enne, madre di due bambini. Era stata vista per l'ultima volta uscire dalla sua abitazione a Taxco, in Messico, dopo aver detto di dover andare a prendere i suoi figli dall'ex coniuge, ora principale indiziato per la sua orribile morte.

Le ricerche in tutta la città non hanno dato alcun esito, e la polizia si è diretta al domicilio dell'uomo per verificare se la giovane potesse trovarsi insieme a lui.

Ciò che è stato scoperto in quella casa, secondo fonti di polizia, ha i contorni di un film dell'orrore. I resti della donna, secondo quanto riportato dagli inquirenti, sono stati ritrovati nell'abitazione di Cesar Gomez Arciniega, ex marito della Romero.

Il portavoce della polizia ha riferito che si presume che parti del corpo siano state bollite, addirittura mangiate, altre conservate in frigorifero. Al momento del sopralluogo degli agenti, infatti, le gambe e le braccia della vittima sarebbero state rinvenute all'interno di una pentola sul fornello. Il bacino, apparentemente già cotto, si trovava in un sacco. Si indaga per femminicidio, ma non sarebbero ancora chiari i contorni dell'intera vicenda.

Durissima la condanna per l'efferato delitto da parte delle istituzioni locali, che hanno descritto l'episodio come "un gravissimo danno alla società".

Il killer potrebbe aver mangiato parti del corpo

Secondo le autorità, il killer potrebbe essersi cibato di parti del corpo sezionato, e a scatenare la follia omicida sarebbe la recente separazione tra i due.

L'ex marito della vittima, 28 anni, non avrebbe accettato la fine del matrimonio. L'uomo si sarebbe dato alla fuga, dopo aver intuito l'arrivo della polizia. Attualmente risulta ricercato.

Sempre più donne vittime in Messico

Un recente rapporto del governo messicano ha messo in evidenza, unitamente ai dati raccolti dalle Nazioni Unite, una recrudescenza di episodi violenti ai danni di donne.

Nello specifico, in Messico i femminicidi sono aumentati in modo sensibile nel corso dell'ultimo decennio.

Il dato è allarmante e rappresenta una drammatica inversione di tendenza rispetto al calo di delitti registrato nel ventennio precedente. Dei 52.210 casi di femminicidio segnalati nel Paese dal 1985, circa un terzo si è verificato dal 2011.