Nel 2017 sono stati ben 15.730 i minori stranieri che sono giunti in Italia via mare da soli, senza nessuno che li accompagnasse o si prendesse cura di loro. Rispetto al 2016, quando ammontava a 25.840, il numero di minori non accompagnati giunti nel nostro Paese si è ridotto del 39%, ma si tratta ugualmente di un dato molto significativo, che necessita di politiche adatte ad affrontare un fenomeno delicato da gestire. In occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, Save the Children, l’organizzazione internazionale indipendente impegnata nella salvaguardia dei diritti dei bambini, denuncia le condizioni che in Italia spingono numerosi minori stranieri non accompagnati ad affidarsi ai trafficanti o a lasciare il Paese da soli, rischiando la vita nel tentativo di varcare i confini.

Nodi centrali della questione, secondo la onlus, sarebbero la mancata attuazione della legge Zampa e il blocco della relocation.

Il programma di relocation: i numeri

Nel 2015 l’Unione europea si era impegnata affinché, entro settembre 2017, circa 160mila migranti giunti in Italia e Grecia venissero ricollocati in altri Stati europei. Tuttavia, il numero delle persone incluse nel programma di relocation si è poi ridotto a meno di 100mila. Nel complesso, però, solo il 33,7% dei migranti è stato effettivamente trasferito in un altro Paese dell’Ue, non senza le difficoltà derivanti dalla chiusura dei confini da parte di Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca, che pur essendo formalmente tenute a rispettare accordi legalmente vincolanti, si sono rifiutate di accogliere migranti.

Pertanto, nei due anni di attuazione del programma, dall’Italia sono stati ricollocati solo 11.464 migranti a fronte dei 34.953 previsti (il 32,8%) e dalla Grecia solo 21.710 su 63.302 ammessi alla relocation (34,3%). Nello specifico, per quanto riguarda i minori non accompagnati, sono 384 i bambini stranieri inseriti nel programma che sono ancora in attesa di essere trasferiti dall’Italia.

In particolare, 79 di questi hanno già visto approvare la propria richiesta, 151 sono in attesa di approvazione della domanda da parte degli Stati membri individuati e 154 attendono che venga individuato lo stato membro di destinazione.

La legge Zampa

Attualmente sul territorio italiano si registra la presenza di oltre 18mila minori non accompagnati, di 40 nazionalità diverse.

Save the Children lancia un appello affinché si dia piena attuazione alla legge 47/2017, la legge Zampa, al fine di garantire ai minori soli in Italia protezione e accoglienza adeguata, l’accesso all’istruzione, la possibilità di usufruire del servizio sanitario e programmi di affidamento. Tra le novità introdotte dalla legge, infatti, c’è l’istituzione della figura del tutore volontario, che ha già ricevuto un ampio sostegno da parte della società civile, con oltre 2.700 cittadini che si sono dichiarati disponibili a diventare tutori di minori soli. Tuttavia ciò non è sufficiente a garantire l’inclusione sociale di minori stranieri e bisogna dare completa attuazione ai programmi, poiché, come spiega la direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, Raffaela Milano, i ragazzi stranieri giunti in Italia da soli, con esperienze drammatiche alla spalle, sono ancora troppi.