Aveva 31 anni e metà della sua vita l'ha trascorsa da sepolta viva in casa. Malata e denutrita, Paola Manchisi è deceduta lo scorso 6 gennaio. A Polignano a Mare (Bari), località famosa in tutto il mondo, Paola è morta di stenti: pesava meno di 30 chili quando è stata trovata senza vita nella casa al centro del paese dove abitava con la madre casalinga, Annamaria Corbacio e il padre agricoltore, Saverio Manchisi, tra immondizie, larve di insetti ed escrementi di topi. Forse segregata dai genitori, ora indagati, o forse esiliata dal mondo per suo volere: la sua storia era nota a tutti, ma non si è riusciti a salvarla.

Anche una troupe di 'Chi l'ha visto?' era andata a Polignano ad agosto per indagare sul caso. Nella puntata di ieri, 10 gennaio, Federica Sciarelli, la giornalista che conduce il programma, ha avuto parole amare: "Paola poteva essere salvata, la sua morte è una nostra sconfitta" ha detto.

La segnalazione dell'amica

Alla trasmissione 'Chi l'ha visto?' quest'estate era giunta la segnalazione di un'ex compagna di classe di Paola. L'amica ha riferito che dall'inizio del quinto anno delle superiori, quando Paola per ragioni sconosciute ha deciso di interrompere gli studi, per lei non è stato mai più possibile vederla. Ogni volta che cercava di mettersi in contatto con lei, telefonando o andandole a citofonare, i genitori avevano sempre una scusa pronta: che stava studiando, era con amici o non era disponbile in quel momento.

Così sono passati mesi e anni. L'inviato di 'Chi l'ha visto?' ad agosto si è recato sul posto raccogliendo testimonianze di vicini di casa e paesani. Tutti hanno confermato che la ragazza non usciva mai, spesso urlava, mentre il fratello e i genitori conducevano una vita all'apparenza normale. Tutti la chiamavano "la bambina", non avendola mai vista crescere.

Un intervento in casa di assistenti sociali e polizia locale per una disinfestazione da topi e scarafaggi, non è servito a sbloccare la situazione. La madre di Paola all'inviato di 'Chi l'ha visto?' ha poi negato la possibilità di entrare a visitarla. "Paola sta bene - ha detto la donna - Esce quando è necessario uscire, e sente per telefono chi vuole sentire".

Una cugina aveva detto che non era una bella situazione, ma sarebbe stata la ragazza a non voler uscire.

Dopo l'arrivo della troupe, i servizi sociali del comune sono intervenuti nuovamente. Ma i genitori hanno risposto che tutto andava bene. I servizi sociali hanno allora allertato il servizio di igiene mentale per accedere in casa e controllare le condizioni di salute della ragazza. Però qualcosa non ha funzionato e nessuno è entrato in quell'abitazione, né con la forza e tantomeno con il consenso dei genitori.

La morte della 'bambina'

E così nella reclusione domestica si è svolto l'ultimo atto di una vicenda sconvolgente: la 'bambina' è morta di stenti lo scorso 6 gennaio. E' stata trovata per terra in cucina tra escrementi di topi e immondizia, a pochi passi dalla stanza dove si è consumata quasi tutta la sua tragica vita.

Quando sono entrati in casa i Carabinieri, i genitori non hanno detto nulla. L'autopsia ha accertato lo stato di grave denutrizione e debilitazione in cui versava il corpo della 31enne. Aveva anche una grave flebite a una gamba e larve sul corpo a causa della scarsa igiene. In una condizione di estrema debolezza, tutto avrebbe potuto ucciderla. Ora i genitori sono indagati per abbandono di persona incapace aggravato dalla morte. Secondo gli inquirenti, la famiglia si sarebbe rifiutata per anni di avere l'assistenza dei servizi sociali. Nel commentare il caso in studio durante la trasmissione, Federica Sciarelli si è rammaricata. Ma non è certo una troupe televisiva a poter sfondare una porta per salvare una vita.