Ancora grattacapi, a causa di complicate trattative per il rinnovo dei dipendenti della compagnia low cost ryanair. Nelle ultime giornate in realtà l'attenzione era virata sulle modifiche ai viaggi con la compagnia irlandese, in particolare con le rettifiche ai bagagli. Dal 2018 infatti solo i possessori di un biglietto con priorità potranno far salire a bordo il classico trolley, con il resto dei passeggeri che dovrà invece a priori imbarcare il proprio bagaglio in stiva, il tutto per evitare le corse ai posti nelle cappelliere dovute alla mancanza di spazio a bordo, una delle pecche per il colosso dei Voli pronto adesso a cambiare le carte in tavola fornendo nuove regole.

Ryanair: le ultime novità

Le novità Ryanair riguardanti i bagagli mettono in risalto anche le rettifiche ad alcuni costi e franchigie: nell'anno in corso un bagaglio in stiva costerà ben 25 euro, 10 in meno rispetto al prezzo vigente pari a 35 euro, mentre varia anche il peso della borsa o del trolley fino ad ora pari a 15 kg ma da quest'anno fatto lievitare a 20 kg. Cambiamenti dunque per Ryanair, nelle ultime giornate è stata superata da Lufthansa che ha conquistato il titolo di prima compagnia aerea d'Europa per quantità di passeggeri, ovvero ben 130 milioni nel solo 2017. La compagnia del colosso tedesco ha cosi gettato sul secondo gradino più alto del podio l'azienda irlandese, sulla quale viaggiano bene 129 milioni di passeggeri: la perdita del primo gradino del podio è probabilmente scaturita da una serie di cancellazioni di voli negli ultimi mesi da parte di Ryanair.

Ma le cattive notizie per i frequentatori della compagnia irlandese non terminano qui, visto che il 10 febbraio è previsto uno sciopero dei dipendenti, proprio come comunicato dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti determinati a far rispettare i diritti di chi lavora in Ryanair, spesso dimenticato dai vertici della compagnia restii adesso nell'avviare un confronto per il rinnovo del contratto collettivo dei dipendenti, indispettiti già qualche mese fa per via di una serie di altre incomprensioni con il pianificarsi dei riposi spettanti.

Cosa dicono i sindacati

Come detto, da Filt, Fit e Uiltrasporti è stato ribadito come nessuno dai piani alti abbia avviato nessuna sorta di confronto nell'intento di trovare una soluzione per quel che riguarda il contratto collettivo di lavoro, argomento della massima importanza poiché garantisce una serie di tutele e regolamentazioni sugli stipendi dei dipendenti Inoltre non è andata giù la decisione degli irlandesi di scegliere da sé gli interlocutori sindacali, chiaramente a discapito dei dipendenti e contro alle normative in termini di libera rappresentatività da parte dei lavoratori previste dalla Legge.