Una giovane mamma è stata aggredita da una delle più pericolose baby gang che s'aggira nei pressi del centro commerciale "Le Gru" a Grugliasco (TO). A scatenare i "i bulli delle Gru" è stato un invito della donna a non bestemmiare alla presenza del proprio bambino. Come risposta è stata presa d'assalto dal gruppo, tre ragazze e un ragazzo, che a forza di calci l'hanno mandata all'ospedale.

Bulli ripresi dalle videocamere

Ad assistere alla scena il bambino che dopo aver sentito le parolacce e le bestemmie ha dovuto ingoiare l'aggressione della propria mamma, accanto a lui decine di persone che insieme alle telecamere hanno registrato la scena.

Ed è proprio grazie alle telecamere che i quattro giovani sono stati identificati e denunciati per il grave fatto commesso nei confronti della signora.

Il gruppo è conosciuto da tutti come i "bulli delle Gru", la loro età è compresa tra i 14 e i 17 anni. Sono giovani teppisti che da qualche mese hanno trovato casa nei pressi del centro commerciale che si trova tra Grugliasco e Torino. Spaventano i clienti, li derubano, fanno uso di alcolici, aggrediscono le persone che si muovono da sole, ma anche famiglie intere.

Le denunce dei carabinieri

"I bulli delle Gru" non sono l'unico gruppo che s'aggira nella zona. I carabinieri della compagnia di Rivoli hanno raccolto moltissime denunce e si sono messi al lavoro individuando già alcune bande tutte composte da minorenni che infierivano nei parcheggi e nella zona di via Crea.

Dai controlli i carabinieri hanno trovato un 17enne in possesso di oggetti pericolosi ed è stato denunciato. Denunciate anche 4 giovani studentesse 14enni per furto aggravato e altri 7 minorenni che in tasca avevano dosi di marijuana.

Base operativa per i vari gruppi di bulli è proprio il centro commerciale. Da qui partono per le loro scorribande: dai piccoli furti di merce esposta nei negozi, a vere e proprie rapine nei confronti dei coetanei.

Il denaro serve loro per acquistare stupefacenti.

Riflessione finale

Piacerebbe tanto a tutti, puntare il dito contro questi ragazzi... anche se da lontano. Da vicino pare sia pericoloso. Eppure c'è qualcosa che frena: "Conosciamo la loro storia?" e ancora: "Sappiamo cosa ha bruciato dentro il cuore di questi adolescenti per arrivare a una scelta di vita, tutto sommato faticosa?". Per molti forse la risposta è "No". L'augurio rivolto ai giovani è di trovare l'aiuto necessario per prendere in mano la propria vita e di viverla con dignità. Se decidono, possono!