Nelle ultime ore sta facendo molto discutere la questione inerente i braccialetti brevettati da amazon per monitorare i lavoratori anche a distanza. Il Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda ha precisato, con un tweet, che i dispositivi wireless per controllare i dipendenti non verranno mai utilizzati in Italia. Il politico romano, inoltre, è intervenuto su alcune critiche sollevate da una parte della stampa nazionale, secondo cui il Jobs Act permetterebbe di monitorare da lontano i dipendenti tramite il ricordo ad apparecchi tecnologici.

Le parole del Ministro

Calenda ha affermato che il Jobs Act ha adeguato una norma presente nello Statuto dei lavoratori, tenendo conto dello sviluppo tecnologico. Di conseguenza, ha smentito che possa aver legittimato i controlli a distanza dei dipendenti.

Da evidenziare anche la nota ufficiale del Ministero del Lavoro, il quale ha chiarito che questi dispositivi potrebbero essere utilizzati solo previa autorizzazione dell'Ispettorato del Lavoro o in seguito ad accordi sindacali. Dunque, la normativa in vigore andrebbe a tutelare ancora di più il lavoratore per quanto concerne gli strumenti di controllo a distanza, poiché in tal caso il dipendente dovrebbe essere informato sull'eventuale esistenza o utilizzo di dispositivi di questo tipo.

I parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno dichiarato che la questione del braccialetto per i dipendenti Amazon - che ad oggi è stato solo brevettato - rappresenterebbe un attacco alla dignità e alla libertà di ogni dipendente. I portavoce del partito hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Abbiamo appreso che questo apparecchio tecnologico dovrebbe servire soltanto per orientare gli addetti nella ricerca delle merci tra gli scaffali, ma sappiamo già come vanno queste cose.

Il governo afferma che il controllo a distanza serve solo per una questione di organizzazione o per la sicurezza sui luoghi di produzione, ma in realtà il Jobs Act contiene norme che ledono la privacy e sviliscono il concetto di produttività".

Di Maio contro i braccialetti del controllo

Secondo Luigi Di Maio, se in Italia si può ricorrere a questi strumenti di controllo, la causa è da ricercare tutta nel Jobs Act.

L'ex vicepresidente della Camera si è scagliato contro il PD, dicendo che ha dell'incredibile il fatto che un partito che ha autorizzato l'utilizzo di trasponder sulle persone, adesso critichi Amazon per la questione braccialetti.

Nel frattempo, l'azienda, con un comunicato ufficiale ha replicato alle accuse lanciate in questi giorni, ricordando come gran parte delle imprese, ad oggi, faccia ricorso a degli scanner palmari per facilitare l'invio di ordini e la realizzazione di inventari. Amazon ha anche sottolineato che, se un giorno questo progetto si concretizzerà, verrà portato avanti nel pieno rispetto delle leggi in vigore. Infine è stato puntualizzato come, tutte le novità introdotte fino ad oggi, abbiano sempre guardato all'interesse dei lavoratori.

Intanto Matteo Salvini ha richiesto un incontro con un dirigente di Amazon, per andare a controllare di persona il trattamento riservato agli operai. Il leader della Lega Nord, intervenuto a Telelombardia, ha affermato di aver parlato con alcuni dipendenti, i quali gli avrebbero detto che verrebbero multati anche se mangiano solo una caramella.