Un enorme boato nel cuore della notte ha svegliato la città di Catania. La potente deflagrazione ha avuto luogo quando la squadra dei vigili del fuoco - chiamata ed intervenuta sul posto per una perdita di gas in una piccola fabbrica di biciclette al piano terra di un condominio in via Giuseppe Garibaldi 316, ha cercato di aprire la saracinesca. Hanno perso la vita il proprietario dell'officina, Giuseppe Longo, 60enne, rimasto completamente carbonizzato all'interno del locale, e due pompieri.

La dinamica

A chiamare i soccorsi è stato Felice Lizio, un vicino di casa di Longo.

Egli ha assistito a tutta la scena. Ora gli inquirenti lo stanno interrogando per capire l'esatta dinamica dei fatti. Erano circa le ore 20:00, racconta Lizio, quando si è sentito uno scoppio assordante. L'onda d'urto ha letteralmente sbalzato in area i due dei cinque vigili del fuoco intervenuti.

I pompieri hanno prima effettuato con sofisticati strumenti in loro dotazione un analisi del locale per valutarne il grado di saturazione. Appurato che la stanza fosse piena di gas, hanno afferrato un arnese per rompere il lucchetto della porta di ferro. Sembrerebbe, dunque, che uno dei vigili del fuoco avrebbe utilizzato un motosega a scoppio per squarciare la saracinesca della bottega di Longo. La scintilla dello utensile meccanico avrebbe innescato la violenta esplosione che ha causato la morte di due vigili del fuoco.

Altri due sono ricoverati in ospedale: versano in gravissime condizioni. Un quinto, invece, è rimasto miracolosamente illeso, ma si trova in stato di schock. L'edificio, sede dell'officina di biciclette, non è raggiunto dalla rete urbana del metano, bensì utilizzava bombole di gas gpl.

Il racconto dei testimoni

Alcuni testimoni oculari del fatto raccontano di scena di terrore: 'Sembrava una bomba.

Abbiamo subito pensato ad un possibile attentato'. Grande spavento anche tra i vicini di casa dell'anziano signore proprietario dell'officina con annessa abitazione dove l'uomo viveva da solo. Sul posto si è recato anche il sindaco di Catania Enzo Bianco che in un post su Facebook ha dichiarato: 'E' una dolorosa tragedia per la nostra città'.

Intanto, sulla vicenda è già stata aperta un' inchiesta da parte della Procura della Repubblica catanese. Per ora non si ipotizzano reati, ma - ha spiegato il procuratore della Repubblica Carmelo Zuccaro, non si esclude nessuna ipotesi se non dopo aver avuto chiaro il quadro di quanto accaduto.