Sono ormai passati sette giorni dalla pubblicazione del trailer di “Loro”, ultimo film del regista premio Oscar Paolo Sorrentino. Il video, della durata di 30 secondi soltanto, introduce il personaggio principale intorno al quale il regista costruisce, da ormai qualche mese, il film: l’ex premier Silvio berlusconi. Non è tuttavia stata ancora rilasciata alcuna data di uscita ufficiale, anche se, presumibilmente, il film verrà presentato al festival di Cannes 2018. “Loro” è infatti una coproduzione Italia-Francia: Indigo Film per l’Italia, Pathé e France 2 Cinema per la Francia.

Un piccolo assaggio

Per fare le veci del leader di Forza Italia, Sorrentino sceglie Toni Servillo, di cui si sente la voce, tremendamente somigliante all’originale, verso la conclusione del video, con uno scambio di battute tra una voce esterna e lui stesso: “«Ma te che cosa ti aspettavi, di poter essere l’uomo più ricco del paese, fare il premier e che anche tutti ti amassero alla follia?» «Sì, io mi aspettavo proprio questo»”.

Il video teaser è classicamente sorrentiniano, caratterizzato da una scelta meticolosa di poche ma incisive immagini, che introducono lo spettatore alle vicende dell’uomo che ha reso l’Italia suo giocattolo. Feste a bordo piscina e danze sexy, che riportano al Bunga Bunga, ma anche aule istituzionali e una moglie malinconica, ingabbiata simbolicamente all’interno dello smisurato ego del Berlusconi megalomane che ci propone Sorrentino, del quale si vede solamente il riflesso per un istante.

Le polemiche

Come ci si può ben aspettare, non è passato molto tempo prima che il diretto interessato dicesse la sua, dando il via ad una serie di discussioni sulla natura del futuro film. Già verso la fine dello scorso ottobre, durante una conferenza stampa, il Cavaliere aveva infatti confessato di essere a conoscenza dell’opera a venire: «Il film di Sorrentino?

Mi sono giunte strane voci, ma spero che non sia una aggressione politica nei miei confronti», lasciando intendere che per il momento si poneva in una posizione tendenzialmente neutrale. Ma la sua opinione a riguardo è rimasta tale quale anche dopo l’uscita del video? Si potrebbe immaginare di sì, dal momento che, a sua difesa, Sorrentino ha affermato durante un intervista alla Bbc che “non è interessato ai fatti politici, ma all’uomo dietro questi”.

Inoltre il regista ha assicurato che i veri protagonisti, secondo la sua visione, sono coloro che hanno assecondato l’ascesa di Berlusconi al potere, usando le sue parole: «persone che stavano attorno a Berlusconi, che provavano a cambiare il corso della loro vita usando Berlusconi».

Rimane il fatto che, oltre che una pellicola ovviamente biografica, in quanto proporrà svariati eventi di rilievo sociale realmente accaduti durante la vita del Cavaliere, il film ha anche una finalità di provocazione, di denuncia e satira. Il personaggio che intende costruire il regista è infatti apparentemente grottesco, da quanto si può dedurre in base alle informazioni a disposizione.

“L’interpretazione”

Il trailer consta di dieci sequenze, certe apparentemente “banali”, ma con una valenza interpretativa di forte impatto significativo, altre prettamente descrittive.

Tra quelle meno rilevanti si possono individuare le classiche scene che denotano la depravatezza della vita “privata” del protagonista. L’alternarsi di feste e stanze del piacere, che hanno come soggetto corpi femminili moderatamente vestiti, è in forte contrapposizione a quelle brevi immagini che invece sembrano quasi insignificanti, ma nascondono in realtà la genialità di Sorrentino nel raccontare la verità.

Il muro di coppe, che denota l’egocentrismo dell’uomo che pensa di aver raggiunto ogni traguardo possibile. Il letto disfatto presidiato da Dudù, che sembra essere l’unico genuino legame affettivo che il protagonista prova nei confronti delle varie visitatrici abituate. La moglie Veronica Lario, interpretata da Elena Sofia Ricci, intrappolata dalla rete di un tappeto elastico.Questa scena è invece l’elemento di maggiore valenza del video in quanto rappresenta la caducità della scalata sociale compiuta dalla donna, che si trova nella posizione di avere tutto, ma al contempo anche niente.

Ed infine Berlusconi stesso, posto di spalle allo spettatore, intento a godersi un morboso spettacolo di dubbia legalità, ignorando l’oscurità dei problemi che incombono.

Nel complesso, ogni singolo dettaglio è però studiato al fine di creare suspance, attesa e curiosità, come se il regista stuzzicasse lo spettatore per invogliarlo a guardare ancora e ancora il trailer, nell’intento di scovare nuovi particolari accattivanti. E l’obiettivo è stato pienamente raggiunto si può dire. Il video ha infatti trascinato insieme alla sua pubblicazione un’ondata di domande senza risposta, che presumibilmente zampillerà fino al suo scrosciare sulla spiaggia, con l’uscita del film. Usando un termine moderno per descrivere il fenomeno: il trailer ha creato “hype”.