Una scossa di Terremoto di magnitudo pari a 4.5 della scala Richter, secondo il Centro Sismologico Euro Mediterraneo (EMSC), ha interessato l'area della costa tirrenica calabrese. Il fenomeno si sarebbe verificato in mare intorno alle ore 4:50 di questa mattina, poco al largo della nota località turistica di Tropea e del centro residenziale di Ricadi, dove il tremore è stato notevolmente avvertito dalla popolazione.

l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) ha confermato i dati sul sisma, rivedendo però leggermente verso il basso la magnitudo, che sarebbe stata di 4.4 della scala Richter.

La scossa di media intensità ha svegliato molte persone residenti nell'area della cosiddetta Costa degli Dei, ma anche in altre province della Calabria, oltre a quella di Vibo Valentia, principalmente interessata.

Sembra, infatti, che il movimento tellurico sia stato avvertito anche a Cosenza, Soverato superiore, Palmi e Reggio Calabria. Alcune isolate segnalazioni sono arrivate anche da Messina, in Sicilia. L'ipocentro del terremoto è stato rilevato a ben 57 chilometri di profondità: se da un lato ciò ha garantito l'assenza di danni in superficie, dall'altro ha reso maggiormente avvertibili le vibrazioni non solo nei pressi dell'epicentro, ma anche a centinaia di chilometri di distanza. La scossa, infatti, sarebbe stata avvertita anche in alcune zone del centro-sud come il Lazio e l'Abruzzo.

Al momento, per fortuna, non si segnalano danni a persone o cose.

Si tratta del terremoto più forte dal 10 aprile 2018

Quello verificatosi all'alba di oggi, pare sia il terremoto più forte che abbia colpito l'Italia in questi primi sette mesi del 2018, superato soltanto dal sisma di magnitudo 4.6 della scala Richter, che il 10 aprile provocò danni ed effetti in superficie (fino al VII grado della scala Mercalli) fra le località di Pieve Torina e Muccia, danneggiando anche le unità abitative di emergenza post-terremoto e circa 20 nuovi sfollati dopo la tremenda sequenza sismica del Centro Italia, che ancora oggi continua a rilasciare energia.

Altre scosse superiori al quarto grado sono avvenute il 16 febbraio al largo della costa cosentina, il 7 marzo nel Tirreno meridionale, ancora a Pieve Torina il 4 aprile e il 25 aprile a Montecilfone, in provincia di Campobasso. Anche in quest'ultimo caso il fenomeno, abbastanza profondo, venne avvertito a grande distanza.

Calabria: terra di terremoti

Di tutte le regioni italiane, forse la Calabria è quella che più di tutte viene interessata da terremoti anche piuttosto violenti che, in determinati casi, sono risultati superiori anche a magnitudo 7.0 della scala Richter. L'ultimo, in ordine di tempo, è stato quello registrato il 28 dicembre 1908, quando un tremendo sisma di magnitudo 7.2 colpì lo Stretto di Messina, generando onde di tsunami con run up massimo di 13 metri sulle coste più esposte, provocando un numero di vittime compreso fra 80 e 120mila fra morti e dispersi.