Non sono ancora andato a visitare la "Esposizione Universale Milano 2015, Italia" detta Expo 2015, ma ne ho sentito tanto parlare negli anni. Non so per quale motivo, l'argomento mi rimanda, seguendo i percorsi della memoria, al tempo in cui, tantissimi anni fa, quando ancora non esisteva il computer, il mondo intero era dedito all'agricoltura come unica possibilità di sostentamento. Non l'agricoltura del trattore, per intendersi, ma quella vera che usava quale mezzo unico la zappa o quello più moderno "il bidente" detto così perché formato da due denti.

La società, all'epoca, aveva le sue regole precise nelle quali, il rispetto per gli altri era sacrosanto, ed in particolare per le persone anziane.

Il significato della tavola imbandita

Il rientro dai campi avveniva a sera inoltrata, perché l'azienda era lontana ed i sentieri erano le vie di comunicazione più moderne. L'asino era il principale mezzo da utilizzare per il trasporto della legna e di altre necessità. Ogni sera era un rito all'arrivo del capofamiglia. La tavola apparecchiata col fiasco di vino al centro, di quello senza "bisolfiti", senza bicchieri perché si beveva dal fiasco stesso, a completamento della pasta e fagioli fumante e profumata. Era il momento di massima gioia, tutti uniti, molto numerosi intorno a quel tavolo, nel pieno rispetto del silenzio, fino a quando il nonno si sedeva e cominciava col segno della croce.

Ecco, a quel tavolo mi viene di associare l'Expo 2015, ed al cibo elemento fondamentale della nostra vita.

Tradizione, Cultura, Folkòre

Numerosi gli espositori provenienti dalle parti vicine e lontane del globo, ciascuno orgoglioso di offrire all'altro i migliori cibi della tradizione che fanno parte del bagaglio culturale della nazione di appartenenza.

Chi ne avesse voglia e il tempo, si renderebbe conto di quante storie e quanto folkòre nel patrimonio culturale di quei popoli. La Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con altri enti preposti, durante il periodo maggio-ottobre hanno in programma oltre 20000 appuntamenti, che coinvolgeranno circa 4000 aziende per business, a parte quelli che si verificano durante le normali visite tutti i giorni.

Anche il nostro Presidente del Consiglio si reca molto spesso alla manifestazione per ricevere Capi di Stato interessati agli incontri, con conseguenti business. All'Expo non si incontra solo il paese lontano, che altrimenti non vi sarebbe la possibilità di contattare, ma anche e soprattutto il vicino di casa, col quale poter scambiare relazioni commerciali. Il nostro paese è fortemente interessato a questa manifestazione, e trarrà molti vantaggi economici perché consentirà alla nostre aziende di consolidare rapporti commerciali in un settore in cui noi siamo fortemente impegnati ed apprezzati.