Il “Risotto alla Pilota” risale al tempo dei tempi, un piatto di Castel d’Ario in provincia di Mantova, etichettato con "denominazione comunale d’origine". Oggi un po’ rivisitato dai cuochi ed appassionati e con leggere modifiche nel corso del tempo ma sempre più buono e coinvolgente.

Quivedremo una rivisitazione dell'originale fatto con il paiolo ed il canovaccio di cotone. Di mia iniziativa personale includo anche il mio video daYouTube.Useremo la pentola a pressione, per la gioia delle mogli sporcheremo solo una pentola. Geniale vero!

Preparazione per 2 persone

  • 2 bicchieri di Riso Carnaroli o Vialone Nano
  • 2 ½ bicchieri di acqua
  • 300 g di pistume o salsiccia mantovana
  • 2 cucchiaini di sale
  • 4 noci di burro
  • 4 cucchiai di vino bianco secco
  • 1 rametto di rosmarino
  • q.b. Parmigiano-Reggiano

Esecuzione

Fare sciogliere il burro nella pentola a pressione, aggiungendo il rametto di rosmarino ed il pistume o salsiccia mantovana spellata. Aggiungere il vino, fino a cottura quasi ultimata. (poi la pentola a pressione finirà la cottura) Aggiungere l’acqua il riso ed il sale. Mescolare il tutto.Chiudere la pentola a pressione a fuoco medio.Appena inizia a fischiare ridurre al minimo il fuoco.Dopo circa 8 minuti dal fischio della pentola scuotere la pentola stessa così da dargli una mescolata approssimativa.

Dal fischi della pentola vanno cronometrati 14 minuti con il riso Vialone Nano o Carnaroli. Se si usano altri tipi di riso il tempo di cottura va ridotto. Ad esempio con il riso originario il tempo di cottura sarà intorno agli 11/12 minuti.Aprire la pentola ed aggiungere il Parmigiano-Reggiano.

Impiattare e sventagliarli sopra un altro po' di Parmigiano Reggiano(alcuni mettono il risotto in una scodella che poi capovolta sul piatto darà un forma a cupola caratteristica e tradizionale.Altri creano forme a scodella con il formaggio fuso o scaglieposate sopra).

Il Risotto alla Pilota è pronto. Servirlo con Lambrusco o Birra bionda. Buon appetito!

Ricorda che puoi gustare questo strepitoso piatto nei vari ristoranti di Castel d'Ario o dai paesani stessi.